Bus elettrici in corsia preferenziale e stazione: 80 milioni dal Recovery plan
La nuova linea a basso impatto ambientale unirà la città al Kilometro Rosso e all'Università di Dalmine. Da rivedere il progetto per l'ala sinistra della stazione ferroviaria
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono stati confermati i fondi per la realizzazione della nuova linea di trasporto che unirà Bergamo a Dalmine e Verdello. Il cosiddetto collegamento in Brt (Bus rapid transit) faceva parte del gruppo di progetti per i quali erano stati chiesti finanziamenti dal Governo centrale. Si tratterà del "Sentiero della Conoscenza" e unirà con mezzi pubblici elettrici le stazioni di Bergamo e Verdello, con tappe intermedie l'Università di Bergamo con la sua sede in via dei Caniana, il Kilometro Rosso, il distaccamento universitario di Dalmine e il Point, parco scientifico tecnologico.
Il costo dell'intero piano sarà pari a 185 milioni di euro, suddivisi tra finanziamenti diretti, un cofinanziamento regionale di 27,5 milioni di euro e quello del Governo mediante i fondi del Recovery plan di 80 milioni (originariamente ne erano stati richiesti 110). Si dovrà intervenire per rifare le strade, realizzare corsie preferenziali ed acquistare i veicoli elettrici.
Per quanto riguarda invece il progetto per la nuova stazione dei treni in città, sempre dal Recovery arriveranno 50 milioni di euro, contro i 200 milioni richiesti all'inizio, a fronte di quasi 500 milioni che occorrono per l'intera riqualificazione dell'area. Questo significa che i soggetti che collaborano alla costruzione della nuova stazione, ovvero Rfi, Comune, Provincia, Regione e gruppo Vitali, dovranno rivedere i loro piani e rinunciare a qualcosa. Probabilmente alla piazza soprelevata che sarebbe passata sopra i binari, connettendo centro-città al polo sanitario e a quello scolastico.
Rimangono comunque i fondi per costruire una struttura soprelevata per raggiungere i binari, che connetterà in ogni caso le due zone della città, assieme a una o più passerelle ciclopedonali. Gli enti locali dovranno poi realizzare delle opere per modificare la viabilità di questo settore cittadino. Ci sono inoltre gli investimenti sulle aree commerciali e residenziali che fanno capo a Rfi e gruppo Vitali.
Bergamo però dovrà lavorare con impegno e rispettare i tempi, in quanto sia il progetto del Sentiero della Conoscenza che quello della nuova stazione dovranno essere realizzati, come da clausola del Recovery, nell'arco strettissimo di tempo che va dal 2023, anno in cui dovranno essere aperti i cantieri, all'anno 2026, in cui si dovrà aver terminato entrambe le opere.