Ancora in calo i contagi in Bergamasca: dall'8 al 14 settembre 243 casi. I dati Comune per Comune
I nuovi positivi sono calati del 9%. La media giornaliera passa da 38 a 34 nuovi positivi, l’incidenza da 24 a 22 casi ogni 100 mila abitanti
Per la seconda settimana consecutiva in provincia di Bergamo l’andamento della curva dell’epidemia lancia segnali incoraggianti, mostrando una «lieve decrescita». Lo certifica l’Agenzia di tutela dalla salute, evidenziando come dall’8 al 14 settembre siano stati accertati 243 contagi, ossia 25 in meno rispetto al monitoraggio precedente. Tradotto in percentuali si tratta di un calo settimanale dei positivi del 9 per cento, contro il -4 per cento della scorsa settimana.
Di conseguenza, diminuiscono anche la media giornaliera dei casi incidenti, che passa da 38 a 35 nuovi positivi, e anche l’incidenza complessiva settimanale calcolata a livello provinciale, che passa da 24 a 22 casi ogni 100 mila bergamaschi.
«Il quadro epidemico – sintetizza l’Ats di Bergamo - si mantiene ancora su contenuti livelli di criticità, dovuti anche agli elevati livelli di copertura vaccinale. Nella settimana oggetto di studi si conferma, appunto, un decremento, seppur lento, della curva epidemica, in linea con quello nazionale, ma con valori decisamente più bassi rispetto alla media».
Aumenta il totale dei Comuni in cui non sono stati accertati contagi, che passano da 140 a 149, il valore più alto delle ultime quattro settimane. Ciononostante, nessun Ambito territoriale risulta essere “Covid-free”: l’Ambito con il tasso di incidenza più alto (ossia il numero di nuovi casi positivi in rapporto alla popolazione residente) è quello di Romano di Lombardia, con 49 contagi ogni 100 mila abitanti; l’Ambito con il valore più basso è quello della Val Brembana, con 5 casi ogni 100 mila residenti.
La copertura vaccinale in provincia di Bergamo
Stando ai dati aggiornati a questa mattina, in provincia di Bergamo risulta vaccinato con almeno la prima dose l’86,6 per cento della popolazione target, mentre il 76,5 per cento dei bergamaschi dai 12 anni in su ha completato il ciclo vaccinale.
«Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione – conclude l’Ats - rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze nella circolazione virale, sostenuta da varianti emergenti maggiormente trasmissibili. Ribadiamo come sempre, quindi, l'importanza di rispettare rigorosamente tutte le norme previste».