Cantiere all'ex ospedale, la Lipu Bergamo si scaglia contro l'abbattimento di 30 alberi
«Gli alberi possono fare la differenza», sottolinea l'associazione. Che spiega anche come bloccarne il taglio
La Lipu non ci sta e si unisce al coro di chi dice no all'abbattimento di trenta alberi previsto all'interno del cantiere edilizio di via XXIV Maggio a Bergamo, sottolineando che il Comune avrebbe le possibilità di intervenire.
Scrivono: «Apprendiamo dalla stampa locale che il comune autorizza all'abbattimento di circa trenta alberi presenti all'interno dell'area dell'ex Ospedale Riuniti ove è prevista la realizzazione di edifici residenziali e di un parcheggio. Constatiamo con rammarico che di fronte alla grave sofferenza ambientale di cui siamo testimoni in questi giorni anche nella nostra città, causata dal riscaldamento globale e dai cambiamenti climatici che comporta; di fronte alla conoscenza della funzione mitigatrice fondamentale del patrimonio arboreo nel contrastare questo processo si persista su condotte anacronistiche in contrasto con quanto è continuamente ribadito dai meteorologi ed è entrato nella consapevolezza dei cittadini».
Come può muoversi il Comune
Sottolineano poi come un modo per evitare questi tagli ci sarebbe: «Nel Regolamento Edilizio del comune di Bergamo c'è la possibilità di fare un passo indietro: nell'art. 87- Abbattimenti di alberi- si afferma infatti che "Nel caso di abbattimenti all’interno di procedimenti edilizi il responsabile del procedimento deve richiedere parere preventivo all’ufficio del verde. L'ufficio ha la facoltà di non autorizzare l’abbattimento richiesto, qualora ravvisi che non sussistono motivazioni idonee alla richiesta"».
Cruciali quindi le "motivazioni idonee", che Lipu fa notare: «Purtroppo sussistono: i fenomeni estremi che si stanno verificando con frequenza sempre maggiore impongono di cambiare radicalmente visione ed orizzonte temporale. Bisogna agire responsabilmente subito con azioni a favore del riequilibrio ambientale e la salvaguardia del patrimonio arboreo è tra le più importanti in questa direzione».
Il decreto
Aggiungono: «Nel Decreto del Ministero dell'Ambiente 10 maggio 2020 sui Criteri ambientali minimi per il conseguimento degli obiettivi ambientali si ribadisce che l'obiettivo è "incrementare e valorizzare il patrimonio del verde pubblico, considerati i noti e importanti benefici sulla salute umana e sull’ambiente, mediante un approccio sistematico, integrato ed innovativo alla gestione del verde intesa sia come manutenzione dell’esistente e sua valorizzazione e sia come realizzazione del nuovo, applicando una logica di sistema con una visione olistica proiettata sul lungo termine piuttosto che mirata all'immediato"».
Gli alberi fanno la differenza
Se tutto questo non bastasse, concludono: «Serva almeno la constatazione dei benefici immediati che gli alberi apportano nel mitigare le isole di calore negli ambienti urbani a beneficio dei cittadini, come ben rappresentato nell'immagine diffusa dalla pagina Facebook Lipu Rende- Luglio 2023 Stessa città, stesso giorno, stessa ora, strade diverse. Gli alberi possono fare la differenza».
Sull'aspetto isola di calore hanno ragione da vendere. Solo un paese di trogloditi realizza ancora nel 2024 parcheggi a raso in asfalto senza una pianta che sia una. E poi magari straparla di cambiamento climatico globale, iniziamo a contrastare il riscaldamento locale causato da inutili e assurde colate di cemento e asfalto.
Per Marcello forse per il meglio fa fare e scrivere commenti idioti
È bello vedere gente che non ha niente di meglio da fare.