Capriate capitale di giochi e scommesse: spesa pro capite quasi raddoppiata in due anni
Il fenomeno nel 2022 ha registrato un'impennata dell'83 per cento rispetto al 2020, il Comune lavora a un provvedimento
Il gioco d'azzardo da una parte rappresenta lavoro per tante attività, dall'altra è un fenomeno che preoccupa per i casi di ludopatia che poi devono essere seguiti a livello sociale.
Se però si va a vedere com'è la situazione in Bergamasca, si scoprirà che c'è un paese in particolare in cui la spesa pro capite è maggiore rispetto agli altri territori: si tratta di Capriate, dove i cittadini puntano molti più soldi che negli altri comuni della provincia, ma anche di altre zone a livello nazionale. A riportare i dettagli sono i colleghi di PrimaLaMartesana.
I dati del Ministero dell'Economia
I dati del ministero dell'Economia parlano chiaro: si gioca di più (legalmente) della media provinciale, regionale e nazionale. Un record che non ha portato il sorriso sui volti degli amministratori comunali. Secondo i dati forniti dal ministero il gioco legale, nella cittadina, ha registrato un’autentica impennata. I numeri sono relativi al 2022, quando a Capriate San Gervasio sono stati spesi ben 3.779.168,35 euro, che corrispondono a una cifra pro capite pari a 554,29 euro. Ciò a fronte di una spesa a livello nazionale pari a 328,75 euro per persona, regionale di 379,09 e provinciale di 381,18 euro.
A preoccupare sindaco, assessori e consiglieri non è solo la cifra spesa in città per i giochi legali, ma soprattutto l’incremento registrato dal 2020 (anno in realtà segnato dalle chiusure per il Covid), quando la somma impegnata in questo settore era stata pari a 2.061.791,70 euro (302,41 euro pro capite). L’incremento della spese per giochi e scommesse legali, quindi, è aumentato dell’83 per cento rispetto al 2020.
In arrivo regolamento contro la ludopatia
La questione è arrivata nei giorni scorsi all’attenzione del Consiglio comunale, che è stato chiamato ad approvare un regolamento di contrasto al fenomeno della ludopatia, legata proprio alle forme di gioco lecite.
«Ritengo importante che si approvi questo regolamento, che rappresenta un tassello e l’anno zero da cui partire a lavorare su questo fenomeno» ha spiegato in aula il sindaco Cristiano Esposito.