Carenza dei medici di base, su 36 inserimenti 24 lasciano a fine mese. Carretta: «Numeri allarmanti»
Il rischio, secondo il consigliere regionale di Azione, è che se non si inverte a breve la tendenza il sistema collassi
Su 36 nuovi inserimenti in provincia di Bergamo, ben 24 medici lasceranno il posto entro la fine del mese perché hanno definito il mestiere troppo «brutto».
Il dato è emerso oggi (23 febbraio) durante l’audizione dei camici bianchi in Commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia. Un numero di rinunce allarmante che, se sommate ai pensionamenti previsti per i prossimi anni, mostrano un clamoroso declino dell’attrattività della professione medica.
«La maggioranza ha sprecato un’occasione unica per rivoluzionare la territorialità delle cure attraverso la riforma della Legge, approvata a dicembre – evidenzia il consigliere regionale Niccolò Carretta -. Azione ha presentato numerose proposte per ridare dignità a questo lavoro e per provare a cambiare rotta già nell’immediato. Proposte ritenute probabilmente troppo rivoluzionarie per la politica conservatrice di Regione Lombardia, come l’aumento del numero delle borse di studio e l’incremento del compenso dei medici con stanziamenti regionali, l’assunzione di infermieri di supporto e di personale amministrativo per le pratiche burocratiche e un sistema di remunerazione simile a quello anglosassone, che lega la parte aggiuntiva dello stipendio a servizi straordinari da parte dei medici».
Per il consigliere regionale il rischio è che, se non si riuscirà a invertire questa tendenza, presto potrebbe collassare il sistema regionale. «In mezzo a tanti partiti che, a tutti i livelli istituzionali, si riempiono la bocca – conclude Carretta -, Azione è stata l’unica a denunciare da tempo la situazione e a fare proposte sostenibili e concrete che, nonostante siano state respinte in prima istanza, sono di nuovo a disposizione se la maggioranza dovesse dimostrare una volontà politica sincera e seria di cambiare le cose. Altrimenti, in occasione delle elezioni regionali del 2023, ci affideremo al buonsenso dei cittadini lombardi che quotidianamente vivono i disservizi del sistema sanitario promosso dalla destra».