La manifestazione

Case popolari a Bergamo, protesta dell'Unione inquilini sotto il Comune per la gestione di Mm

«C'è un tasso di sfitto che si attesta attorno al 15 per cento, gli sfratti sono aumentati a dismisura e le assegnazioni sono poche»

Case popolari a Bergamo, protesta dell'Unione inquilini sotto il Comune per la gestione di Mm
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di Matteo Cividini

Dall'1 gennaio 2023 la gestione delle case popolari della città di Bergamo è passata, dopo otto anni di gestione Aler, a Mm spa, poiché la stessa Aler non si è resa disponibile a prolungare l'accordo in scadenza alle condizioni che richiedeva il Comune di Bergamo.

Secondo gli inquilini delle abitazioni, però, in questi primi mesi Mm si è dimostrata inefficiente sotto diversi aspetti e queste nuove problematiche, che si sono aggiunte ai problemi di vecchia data già riscontrati negli anni precedenti riguardo la politica sulle case popolari del Comune di Bergamo, hanno spinto i comitati degli inquilini a organizzare un presidio di fronte a Palazzo Frizzoni nella mattinata di oggi, giovedì 19 ottobre.

Alla manifestazione, a cui hanno partecipato nonostante il maltempo una ventina di persone, era presente in qualità di portavoce anche Giovanni Carenza dell'Unione Inquilini di Milano, che ha spiegato così i motivi del presidio: «I temi sono la qualità della vita e i problemi nelle case popolari bergamasche. Vorremmo che la gestione Mm costituisse un miglioramento per gli inquilini, ma al tempo stesso siamo preoccupati perché sono stati già palesati diversi problemi, tra cui quello molto banale della bollettazione degli affitti che non viene trasmessa in maniera regolare. Questo incentiva la morosità, che è già molto alta, e va a intaccare tutto l'inquilinato».

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Altro problema sollevato da Carenza è quello delle case sfitte: «A Bergamo c'è un tasso di sfitto che si attesta attorno al 15 per cento, queste case potrebbero essere una soluzione per dare aria all'emergenza abitativa. Siamo qui per sostenere gli abitanti che chiedono una gestione efficace anche dal punto di vista sociale e non solo economico, vorremmo inoltre chiedere al Comune di Bergamo un intervento straordinario di manutenzione e riqualificazione delle case».

Il rappresentante ha poi proseguito parlando del numero preoccupante degli sfratti: «Nel 2022, il Ministero dell'Interno ha reso pubblici i dati sugli sfratti e quello che emerge è che rispetto alle rilevazioni fatte nel periodo di pandemia gli sfratti sono aumentati del 342 per cento, con punte più elevate nelle città del nord Italia».

Dopo aver parlato, Carenza ha passato la parola a uno dei presenti, che ha però chiesto di rimanere anonimo: «Le manutenzioni qui a Bergamo sono assenti, ci sono caseggiati dove erano previsti interventi di manutenzione straordinaria che sono stati bloccati dopo l'arrivo di Mm e non sono stati inviati i moduli per il bando del contributo di solidarietà. Queste sono solo alcune delle inefficienze che abbiano riscontrato, per non parlare della difficoltà per poter avere accesso a una casa popolare: negli ultimi bandi la percentuale di assegnazione è appena del 7 per cento». L'intervento si è concluso sottolineando come la manifestazione sia stata solo la prima di tante che si susseguiranno fino a che l'Amministrazione non cambierà le politiche attuali.

Prima di congedare i presenti, è stato ricordato l'appuntamento per il 4 novembre alle 9.30 presso la Sala del Mutuo Soccorso, dove si terrà un convegno a cui sono invitati, oltre ai comitati per gli inquilini, anche Aler, Mm, il Comune di Bergamo e i sindacati per un confronto.

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