Eppur si muove. A due giorni dall’articolo di PrimaBergamo sulla situazione alla Montelungo, squillino le trombe: il Comune di Bergamo in un comunicato stampa ha reso noto che l’inizio dei lavori di riqualificazione dell’ex caserma e della Colleoni è fissato per il 12 novembre.
Il cantiere, dopo dieci interminabili anni di attese e promesse, difficoltà e contrattempi, dovrebbe dunque partire a breve.
Forse stavolta ci siamo
Ad annunciarlo oggi sabato 8 novembre è Palazzo Frizzoni, con molta probabilità anche per spezzare una pausa molto tesa. La posa della prima pietra risale il 10 luglio. Una cerimonia quasi roboante, alla presenza della sindaca Elena Carnevali, dell’ex primo cittadino ora eurodeputato Giorgio Gori, assessori comunali e quelli regionali Paolo Franco e Claudia Terzi, il rettore Sergio Cavalieri e tutte le varie personalità e maestranze. Firme sul blocco che doveva segnare un nuovo inizio, o forse una ripartenza, dipende dai punti di vista.
Fatto sta che, da quel momento, non si erano visti né muratori, né gru né tantomeno ruspe. C’era chi, ancora questa settimana, nel quartiere faceva dell’ironia: «Aspettiamo la posa della seconda pietra, con altre firme, forse già a novembre».

Firmato il contratto
L’ironia amara aveva pervaso i residenti dei dintorni. Fatto sta che pochi giorni fa l’Università di Bergamo e la Redo Sgr hanno sottoscritto un contratto di acquisto di cosa futura, per un valore complessivo di oltre trenta milioni di euro.
La società privata lo ha fatto per conto del Fondo ex Caserme Montelungo-Colleoni, costituito da Cdp Real Asset Sgr, Comune di Bergamo e Fondazione Cariplo, finanziato da Intesa Sanpaolo. Inoltre, c’è un contributo di quindici milioni di euro del Pirellone, che supporta direttamente l’Ateneo.
Il cronoprogramma
A partire dalla prossima settimana, dunque, dopo la preparazione del cantiere, inizieranno le opere di “strip out” (cioè demolizione selettiva, si leva tutto tranne le strutture portanti, ndr) affidate all’impresa Nikolli di Fara Gera d’Adda.
Faranno seguito le vere e proprie demolizioni interne, concordate con la Soprintendenza, per poi partire a tarda primavera con la ricostruzione che verrà completata, da cronoprogramma, nell’estate 2028. Tempi che, ovviamente, potranno essere rispettati solo evitando ulteriori grossi intoppi.
L’intervento, che vale sugli ottanta milioni di euro, porterà alla creazione di un nuovo moderno quartiere urbano: 25mila metri quadrati che dovrebbero essere restituiti al capoluogo orobico e dedicati a funzioni universitarie, pubbliche e formative. Sono previsti infatti uno studentato per il diritto allo studio, da 282 posti letto nella Montelungo, una residenza universitaria convenzionata aperta a tutti gli studenti, da circa 170 posti letto nella Colleoni, oltre novecento posti a sedere distribuiti in nuove aule didattiche.
Ci sarà poi una grande piazza pubblica, parcheggi sotterranei – sia pubblici che privati -, spazi commerciali e un’ottantina di appartamenti residenziali.
«Con l’avvio del cantiere si compie un passo fondamentale per il futuro della nostra città – ha commentato la sindaca Carnevali -. È un momento atteso da tempo: lo avevamo annunciato, l’abbiamo pianificato con cura e ora, finalmente, prende avvio concreto la riqualificazione di un’area strategica e centrale della città. L’Università sarà infatti la grande protagonista di questo spazio pensato per colmare il fabbisogno residenziale, ampliare le attività didattiche, attrarre e trattenere le risorse umane, arricchire la nostra comunità».