di Sara Vergani
Da martedì 2 settembre, l’intera zona di Cassinone, a Seriate, è rimasta senza rete telefonica fissa e connessione internet. Un guasto tecnico, definito «grave» dagli operatori del call center Telecom, ha messo in ginocchio decine di famiglie e attività commerciali per quasi una settimana.
A denunciare per primo il disservizio è stato il consigliere comunale Damiano Amaglio (Forza Italia), che si è fatto portavoce del disagio vissuto dalla comunità: «Quando abbiamo chiamato il call center, ci hanno parlato di un guasto alla centrale e quindi non ritenevano utile un intervento sulla singola unità domestica», spiega Amaglio. Nessuna comunicazione chiara, nessuna previsione affidabile sui tempi di ripristino. Il primo termine indicato, 48 ore, largamente superato senza alcun aggiornamento ufficiale.
Intanto, bar, ristoranti, tabaccherie e piccoli esercizi sono stati costretti a ridurre o sospendere le attività, impossibilitati ad accettare pagamenti elettronici o a utilizzare i terminali di cassa collegati alla rete: «I clienti più affezionati hanno cercato di aiutarci pagando con bonifici bancari o in contanti – raccontano alcuni esercenti –, ma molti non sono nemmeno entrati nei negozi, non potendo prelevare in zona per l’assenza di sportelli automatici».

La situazione è stata ancora più critica nel weekend del 6 e 7 settembre, quando Bergamo ha ospitato la storica Fiera di Sant’Alessandro. «In attesa di una data certa per il ripristino della rete non sapevamo come organizzarci – lamentano i commercianti -. Senza connessione è stato impossibile pianificare l’accoglienza e i servizi».
La protesta è montata contro Telecom, accusata di mancanza di trasparenza e di scarsa assistenza. «È inaccettabile che aziende e famiglie abbiano dovuto affrontare un tale disagio – afferma Amaglio -. Penso agli adempimenti fiscali, alle comunicazioni interrotte, ai danni economici che nessuno risarcirà».
Secondo alcune ipotesi fornite dai centralini attivi la scorsa settimana, il servizio (…)