La protesta

Cgil: «L'aeroporto cresce e anche le auto dei passeggeri, ma i lavoratori dei parcheggi non aumentano»

Il 4 ottobre incontro con Apcoa Spa, che gestisce le aree di sosta e a cui si è chiesto il potenziamento dei turni notturni

Cgil: «L'aeroporto cresce e anche le auto dei passeggeri, ma i lavoratori dei parcheggi non aumentano»
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Una lunga coda di auto ferme, in attesa di uscire dai parcheggi dell’aeroporto di Orio: è l’1.36 di una notte di luglio e l’unico lavoratore del turno notturno, impegnato a gestire tutti e quattro i parking di Apcoa Spa interni, è in difficoltà. Manda un video alla sindacalista Cgil riferendo che in poche ore, in serata, ci sono stati 27 voli.

Una situazione difficile

«Nelle ore notturne è sempre più complicato lavorare in quei parcheggi, qualsiasi cosa succeda diventa un’emergenza - racconta Cristina Guerinoni del sindacato provinciale -. I lavoratori si sentono sotto pressione da tempo e infatti, già un anno fa, nell’ottobre del 2023, abbiamo presentato la prima segnalazione all’azienda».

Per la sigla si assiste a uno sviluppo abnorme dell’aeroporto, con un incremento sempre maggiore di traffico e il conseguente ampliamento delle aree di parcheggio. Un fenomeno che però comporta la crescita frenetica dei ritmi e la moltiplicazione delle mansioni: «Non si tratta solo di alzare e abbassare una sbarra, ma anche di tenere la manutenzione e curare il servizio di assistenza ai clienti - continua Guerinoni -. Eppure, il numero dei lavoratori resta sempre lo stesso da anni, quattordici persone che svolgono turni per gestire quattro parcheggi, con notti lavorate talvolta in solitaria».

A Orio la società gestisce il Parcheggio 1 e l'1 Est contigui all’aeroporto, per soste brevi, e il 2 e 3 per soste più lunghe. Nel luglio del 2023, si erano registrati 760mila transiti di auto. Quest’anno, nello stesso periodo, si è arrivati a quota 826mila: significa che, in quel mese, l’area ha registrato 26.700 passaggi di mezzi al giorno.

Il confronto con la società

Dopo la prima segnalazione di un anno fa, l’azienda aveva concordato un incontro con la Cgil solo a maggio. Nessun risultato concreto, però, era arrivato per i lavoratori, così il primo agosto il sindacato aveva avviato uno stato di agitazione, poi sospeso in occasione di un secondo confronto fra le parti, il 27 agosto successivo. «Prima di quell'occasione, l’azienda aveva introdotto la figura dei facilitatori. Tre persone, non dipendenti diretti, che comunque non sostituiscono i lavoratori, ma li possono solo coadiuvare. La società si era anche impegnata a rivedere i turni notturni, ma al momento poco è cambiato».

Per venerdì 4 ottobre, è in calendario un nuovo confronto tra azienda e sindacato: «Torneremo a lamentare la carenza di personale, soprattutto nei turni notturni, che chiediamo vengano potenziati - spiega la rappresentante -. Speriamo di trovare soluzioni effettive e definitive. Tra l’altro, a fronte di impegno, fatica e disagi dei lavoratori, avevamo chiesto che venisse riconosciuta almeno una premialità economica, ma sull’ipotesi di un accordo integrativo dello stipendio l'azienda ha risposto con un rifiuto».

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