Area commerciale

Che fine ha fatto il progetto da 90 milioni per San Pellegrino? Il sindaco scrive a Percassi

A giugno scadranno i permessi, concessi nel 2017, ma la società non avrebbe ancora effettuato nessuno degli interventi previsti

Che fine ha fatto il progetto da 90 milioni per San Pellegrino? Il sindaco scrive a Percassi
Pubblicato:
Aggiornato:

Un hotel da oltre cento camere, negozi di grossi marchi, appartamenti e riqualificazione delle vecchie terme: un grande progetto da novanta milioni di euro che, nel 2016, doveva prendere vita a San Pellegrino Terme grazie a un Accordo di programma tra il Comune e la Sviluppo San Pellegrino, a cui fa capo la Società Percassi.

Era stato realizzato anche un plastico, presentato a Regione Lombardia quando il presidente era ancora Roberto Maroni. Ma, da allora, tutto ancora tace. Così il sindaco Fausto Galizzi ha deciso di scrivere alla società: i tempi stringono e il 30 giugno scadranno i permessi, che erano stati concessi nel 2017.

Come riporta Corriere Bergamo, la società aveva previsto per San Pellegrino Terme un progetto che puntava davvero in alto, con l'obiettivo di rilanciare non solo il Comune ma l'intera Valle Brembana: c'erano spazi commerciali, Percassi aveva già parlato anche di grandi marchi internazionali, con negozi al piano terra e appartamenti al piano superiore, un hotel da 101 camere e anche la riqualificazione di Villa Giuseppina, ex sede delle terme curative, per ricavarne negozi di vicinato.

Un anno dopo, nel 2017, sono stati rilasciati i permessi per la realizzazione di un parcheggio interrato a due piani, la piazza ricavata al di sopra e anche dell'area commerciale, da ben ottomila metri quadrati. Il progetto, poi, sarebbe stato ridimensionato: via la zona residenziale, nelle vecchie terme un supermercato, negozi ripensati. Ma si tratta soltanto di ipotesi e valutazioni, nulla di ufficiale.

percassi-san-pellegrino-1
Foto 1 di 3

Render degli spazi commerciali

percassi-san-pellegrino-2
Foto 2 di 3
percassi-san-pellegrino-3
Foto 3 di 3

Colpa della viabilità, ma anche del Covid

Tra le principali motivazioni di questo declino ci sarebbe la viabilità della Valle Brembana, già di per sé piuttosto fragile. Poi, ai tempi, la mancanza di una variante di Zogno, realizzata soltanto qualche anno più tardi - nel 2021 - dopo numerosi rinvii. A ciò si sommano il Covid e tutti i problemi che ha portato con sé. Così si è arrivati in una fase di stallo, non solo delle opere principali ma anche di quelle secondarie: lo spostamento della spina dell'acqua Sanpellegrino, la riqualificazione della fontana in viale della Vittoria e delle aree esterne di Villa Giuseppina.

Il Comune di San Pellegrino, invece, si è dato da fare: le terme sanitarie, il recupero del Gran Hotel e lo sviluppo dell'area Vetta-Paradiso sono tutte in fase di realizzazione o di appalto, come definito dall'Accordo. Per questo motivo il sindaco Fausto Galizzi ha chiesto, preoccupato, spiegazioni alla società. «Non si può non constatare in termini negativi che gli interventi di maggior rilievo anche economico ricadenti nella responsabilità del privato risultano completamente fermi», si legge, come riporta il quotidiano.

«Una situazione di stallo e di inerzia, unita alla mancata rivisitazione e riprogrammazione degli interventi contenuti nell'Accordo di programma», che non avrebbe consentito al Comune di attuare una modifica dello stesso Piano di recupero. Lo stop del progetto configurerebbe, secondo il sindaco Galizzi, «la mancata attuazione degli impegni assunti» sollecitando la società «ad adempiere agli impegni sottoscritti o ad avanzare nuove proposte e soluzioni». Sembrerebbe che la Sviluppo San Pellegrino abbia deciso di effettuare gli interventi secondari. Per quanto riguarda il destino del progetto, ancora nulla è deciso.

Seguici sui nostri canali