Chi ha i sintomi del Covid ed è positivo dopo il tampone rapido, può evitare quello molecolare
L’Ats di Bergamo ha espresso il chiarimento sulla base di una nota diffusa ieri sera dalla direzione generale al Welfare della Regione
Per evitare che nei punti tampone della Bergamasca si formino le code chilometriche viste negli ultimi giorni, le persone che presentano i sintomi della malattia (come febbre, tosse, mal di gola...) e che sono risultate positive a un tampone antigenico rapido possono evitare di sottoporsi anche al test molecolare.
Si tratta, come riporta Corriere Bergamo, di un chiarimento che l’Ats di Bergamo ha espresso sulla base di una nota diffusa ieri sera (lunedì 27 dicembre) dalla direzione generale al Welfare della Regione. La stessa indicazione è valida per tutte quelle persone che risultano classificabili come “contatti stretti” di un positivo che, a loro volta, risultano essere state contagiate dal virus dopo aver eseguito un test rapido.
Di fatto è una strategia elaborata per tentare di snellire i tempi di attesa nei “drive through” del territorio. La ratio su cui si fonda l’indicazione è che se un tampone rapido ha già dato esito positivo, allora quello molecolare non potrà che confermare la diagnosi.
L’esecuzione di un tampone molecolare, per il momento, è comunque richiesta per certificare di essersi negativizzati e, quindi, la fine della malattia.