Chirurgia dell'obesità, l'Humanitas Gavazzeni si riconferma un centro d'eccellenza
L'ospedale bergamasco ha ricevuto anche per il 2022 il riconoscimento dalla Sicob, la Società italiana di chirurgia dell’obesità
È dal 2016 che l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo conferma di essere un centro di eccellenza per la cura e il trattamento dell’obesità e delle malattie metaboliche. Anche nel 2022 la Sicob, la Società italiana di chirurgia dell’obesità, ha assegnato il riconoscimento all’ospedale bergamasco, grazie alla professionalità del team del Centro obesità coordinato da Bernardo Marzano, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia bariatrica di Humanitas Gavazzeni.
«La nostra forza è quella di essere un team multidisciplinare che permette di trattare e curare il paziente sotto diversi punti di vista – sottolinea il dottor Marzano -. Dalla chirurgia all’alimentazione, alla psicologia». Fanno parte dell’equipe Mariacamilla Zotti, chirurga bariatrica, Rosa Miranda Testa e Valentina Villa, endocrinologhe, Sabrina Oggioni, dietista, e Barbara Mingardi, psicologa. La chirurgia post bariatrica è in capo ad Antonio Corapi.
«I risultati ottenuti dimostrano che il trattamento chirurgico ha una maggiore efficacia a lungo termine se supportato a livello psicologico, dietologico e endocrinologico, sia nella fase di scelta del percorso chirurgico che in quella di follow-up – precisa il dottor Marzano -. Il lavoro in team permette una visione del paziente a 360°, l’interazione delle diverse competenze e una fondamentale sincronia nella scelta del metodo».
L’obesità è una malattia cronica che costituisce un serio fattore di rischio per mortalità e morbilità, sia per complicanze cardiovascolari e respiratorie, sia perché predispone all’insorgenza di malattie quali il diabete mellito, l’ipertensione, la cardiopatia e i tumori maligni.
Con circa 500 interventi di chirurgia bariatrica all’anno, Humanitas Gavazzeni si attesta centro di riferimento per il trattamento e la cura di questa patologia in costante aumento tra la popolazione. Secondo le stime della Società italiana dell’obesità nel 2025 in Italia il tasso di obesità negli adulti arriverà al 43 per cento, accompagnato da una crescita del numero di obesi tra i bambini e gli adolescenti (tra i 6 e i 18 anni).
«Riscontriamo un’incidenza maggiore di casi, anche se tra i Paesi europei l’Italia resta quello con un tasso di obesità minore – spiega Bernardo Marzano –. In Humanitas Gavazzeni curiamo pazienti con indice di massa corporea superiore a 40 e, in caso della presenza di due comorbidità metaboliche come diabete o ipertensione, anche pazienti con indice di massa corporea tra 35 e 39. I nostri pazienti sono soprattutto donne, perché sono maggiormente inclini a controlli medici con una età attorno ai 36 anni. Bisogna prestare attenzione a questo dato che ci porta a valutare ancora più l’importanza di un approccio multidisciplinare del caso».