La decisione

Chiude il negozio per animali Rinì: Grassobbio perde una vera istituzione

Da Bolis si potevano trovare mangimi e accessori di vari tipo, oltre alla grande gentilezza di Esterina. Giù la cler dal 30 dicembre

Chiude il negozio per animali Rinì: Grassobbio perde una vera istituzione
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di Stefano Nava

Dopo la chiusura del negozio “Bonaiti frutta e verdura” in via Roma 8, ecco che ad abbassare la saracinesca è un’altra realtà commerciale storica del territorio, stavolta in via Roma al civico 37. A chiudere, il 30 dicembre 2023, in contemporanea alle sorelle Bonaiti, è stato anche il consorzio “Ester Bolis negozio di animali” che, a Grassobbio, era un’istituzione poiché la sua titolare Esterina Bolis è molto conosciuta da tutti anche con il soprannome “Rinì”.

Entrando da Ester ci si immergeva in un mix di profumi che riconducevano alla campagna di un tempo, visto che la sua attività commerciale era specializzata nella vendita di articoli e mangimi per animali. All’interno del consorzio si potevano trovare le migliori marche di alimenti e mangimi per cani, gatti, conigli, uccelli, tartarughe e pesci. In pratica si poteva dar da mangiare, come disse una volta scherzosamente Ester “a un’intera fattoria”.

Si potevano trovare articoli come cucce, brandine, prodotti per l'igiene dell’animale domestico così da poter curare e seguire il proprio pet a 360 gradi. Un luogo piccolo ma ben fornito a cui si aggiungeva, è doveroso dirlo, la gentilezza e la disponibilità di Esterina, del marito e della figlia Elisa Clerici, che non hanno mai rifiutato a nessuno un sorriso all’ingresso e all’uscita dal negozio, anche se si era entrati solo per curiosità.

Ester Bolis, inoltre, raccoglieva all’esterno del suo locale i tappi delle bottiglie di plastica che venivano consegnate a chi li usava per ottenere delle sedie a rotelle per le persone con disabilità: un’attività commerciale e, nel contempo, solidale quella di Esterina, che un occhio al sociale lo ha sempre dato.

La chiusura del negozio della “Rinì” ha suscitato stupore e anche un po’ di tristezza (...)

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