Ci risiamo, purtroppo: Nembro cerca un nuovo gestore per l'alimentari di Lonno
Dopo l’estate, l’unico minimarket della frazione è rimasto vuoto. Il 22 novembre il Comune ha aperto il bando con canone abbattuto del 50 per cento
di Elena Conti
La notizia era già stata data a marzo, dopo la decisione del gestore Paolo Papagni di chiudere. Il Comune di Nembro era riuscito a concordare una proroga di qualche mese, per mantenerlo aperto durante la stagione estiva a favore dei lonnesi, degli abitanti delle seconde case, dei turisti e dei tanti escursionisti del fine settimana.
Ora però ci siamo. Venerdì 22 novembre è stato pubblicato, sul sito del Comune, il bando per l’assegnazione in concessione del minimarket di Lonno, l’ultimo negozio di alimentari della frazione.
Il bando prevede una concessione di sei anni rinnovabile e un canone annuo abbattuto del 50 percento, che ammonta a 3.500 euro. Chi andrà a insediarsi dovrà svolgere attività di commercio al dettaglio di beni alimentari e non, con eventuale consumazione sul posto senza somministrazione.
Il bando contiene anche alcune indicazioni specifiche: il negozio dovrà rappresentare un punto di riferimento sociale per la comunità lonnese, un luogo di incontro e aggregazione.
Dovrà promuovere lo sviluppo economico locale generando opportunità lavorative e contribuendo a richiamare visitatori e turisti. Il gestore avrà l’obbligo di garantire almeno cinque giorni di apertura a settimana per almeno 4 ore in fascia diurna. Possono partecipare al bando privati cittadini, aziende, enti e associazioni, onlus, cooperative e fondazioni sottoponendo la domanda entro il 22 dicembre.
«Siamo speranzosi - afferma il sindaco Gianfranco Ravasio -, per il momento (...)
3500 euro sono circa 15 euro al giorno (solo apertura) di affitto. Appena uno tira su la saracinesca del negozio ci sono però anche utenze doppie e magari altri 10/15 euro di Tari...
Se è un servizio di pubblica utilità che non genera guadagni ma solo spese, non si può pretendere che se ne faccia carico un privato. Lo paghi il comune usando soldi delle tasse che fa pagare ai suoi cittadini.
Evidentemente è una attività non redditizia.Se il comune vuole mantenerlo assuma un gestore e si assuma i costi e gli eventuali guadagni.
A Lonno ci vado d'estate. Non farei pagare l'affitto. Il servizio viene fatto per chi non ha la possibilità di andare al SUPERMERCATO.