Ci vorranno almeno 8 anni per rimediare agli sforamenti dal piano di zonizzazione aeroportuale
L'assessore Zenoni ha ammesso che si tratti di tempistiche molto lunghe, per quanto previste per legge: «Chiederemo massima tempestività»
Lunedì prossimo, il 22 gennaio, in Consiglio comunale verrà portata all'ordine del giorno l'adozione del Piano di classificazione acustica della città con relativi aggiornamenti. L'attenzione sul punto è alta, perché questo documento si lega al piano di zonizzazione dell'aeroporto, che esclude tutta la città di Bergamo, a eccezione di pochi edifici nella parte più esterna di Campagnola, dal rumore sopra i 60 decibel.
Chi controlla la zonizzazione
Il Corriere Bergamo riporta la domanda posta dalla consigliera di maggioranza Oriana Ruzzini (Ambiente Partecipazione Futuro) durante la commissione convocata ieri sera, mercoledì 17 gennaio, in vista del consiglio: «Ma chi controlla se questa zonizzazione viene rispettata? E se si sforano i limiti, come si fa a far rientrare l’aeroporto nei binari?».
Otto anni, almeno
Una domanda che non è nuova, ma che in molti si sono posti fin dai primi tempi dall'approvazione del piano di zonizzazione. A spiegare come dovrebbe funzionare l'iter è stato il dipendente del Comune Michele Stefini. Il monitoraggio, da sempre in capo all'aeroporto, prevede un periodo di 18 mesi per verificare il superamento dei limiti, un periodo apparentemente lungo, ma bisogna ricordare che il parametro da valutare è annuale. In caso di superamento, serviranno poi altri 18 mesi per redigere un progetto di risanamento e bonifica. Poi sono previsti cinque anni per ottemperarlo. Il che si traduce in periodo complessivo di almeno otto anni.
Richiedere un piano «il più tempestivo possibile»
Ed è proprio la necessità di tempistiche così lunghe il punto più debole della zonizzazione acustica aeroportuale secondo l'assessore Stefano Zenoni, che però aggiunge: «d'altronde rispetta la legge che dice questo». L'assessore, sempre secondo quanto riportato da Corriere Bergamo, aggiunge: «Tutti gli enti della commissione aeroportuale, al di là del giudizio su questa tempistica, hanno ritenuto importante che si arrivasse comunque ad avere questo documento perché fino a oggi la discussione su quei bollettini che l'aeroporto produce con Arpa sulla rilevazione acustica non erano confrontabili a nulla. Sarebbe però utile, nel caso si verificassero questi sforamenti, che le istituzioni chiedessero un piano di rientro il più tempestivo possibile».
Noi cittadini purtroppo non contiamo mai nulla, i politici fingono di ascoltarci in prossimità delle elezioni. Bergamo da cittadina interessante per la qualità della vita dovrà soccombere di fronte all'indiscriminato e continuo aumento dello sviluppo dell'aeroporto.
Non era così difficile PREVEDERE E PREVENIRE ma quando fa comodo questa amministrazione e il comune lascia fare. Con i semplici cittadini invece il comune è implacabile, rigorosissimo, ferreo.
Penso, che sia l'ENNESIMA presa per i fondelli, nei confronti dei cittadini. La situazione, è sfuggita di mano, VOLUTAMENTE, con l'INTENTO e la PREMEDITAZIONE, e ora, si vuole porre rimedio. Sul giornale, si leggono articoli, che indicano aperture di nuove rotte, quasi settimanalmente, per località che trovarle sulla cartina geografica, risulta difficile. Ma quale piano di zonizzazione. Basta essere presi per il ....