Ciclovia, tra Cene e Gazzaniga riapre la passerella, ma ad Albino il fiume mangia le sponde
Poco a monte della stazione Teb, il Serio sta erodendo ampi tratti. Terzi: «Aree non comunali, non possiamo intervenire»
di Fabio Gualandris
Ciclopendonale della valle Seriana ancora al centro dell’attenzione con due notizie d’attualità, una buona e una no. Quella positiva è la posa prevista, tra il 26 ottobre e il 5 novembre, della passerella tra Cene e Gazzaniga, chiusa per ragioni di sicurezza dal settembre 2018. L’altra, poco rassicurante, riguarda la continua erosione, dovuta alle recenti copiose precipitazioni, dell’argine del fiume Serio all’altezza dell’ultima interruzione della ciclovia in territorio di Albino, datata 5 agosto, poco a monte della stazione Teb.
Anche il sindaco di Albino Fabio Terzi è tornato a parlare della ciclopedonale e delle polemiche seguite ai disservizi che hanno causato l’interruzione del collegamento in più punti. E lo ha fatto attraverso il canale ufficiale del notiziario comunale, dove scrive: «Dopo tante chiacchiere, facciamo un po’ di chiarezza. Sono certamente sotto gli occhi di tutti le difficoltà che la ciclovia della Val Seriana sta vivendo negli ultimi anni , non solo lungo il tratto che attraversa il Comune di Albino ma anche in diversi tracciati posti in altri comuni attraversati dalla ciclabile».
Terzi approfondisce quindi la questione riguardante il tratto albinese. «Quest’anno si sono dovute registrare la chiusura di due passerelle che attraversano una roggia del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e la formazione di un by-pass a causa di un cedimento spondale in prossimità della stazione della Teb e del parcheggio Ats. Ora, il detto “Piove, Governo ladro” per estensione ultimamente pare essere usato e abusato per i poveri sindaci e le amministrazioni comunali. Così anche per i problemi e le difficoltà verificatesi sul tratto albinese della ciclabile sono state subito appioppate colpe e responsabilità all’amministrazione comunale di Albino da parte dei gruppi di minoranza. Forse è bene fare un po’ di chiarezza».
E pone due punti all’attenzione degli albinesi. «Primo: le due passerelle chiuse non fanno parte dell’inventario dei beni immobili del Comune, ovvero non sono strutture o impianti di proprietà comunale. Secondo: il tratto di ciclabile che precede e segue le due passerelle corre in aree non comunali, ma di proprietà del Demanio o del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca. “Ergo” direbbero i Latini, il Comune di Albino non è assolutamente titolato e autorizzato a fare qualsivoglia intervento di ripristino del transito sulle passerelle, né in via provvisoria né in via definitiva (...).