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Bergamo è una città magnifica, è un luogo dove non è difficile sentirsi a casa, io ho trascorso circa 18 anni della mia vita a Bergamo, e devo dire che città alta è un gioiello che non può appartenere ai soli bergamaschi, anche perché città alta è una città nella città, un luogo ameno e surreale che ti porta in una dimensione onirica. Io vivevo in via Scotti,pieno centro in città bassa, eppure ogni qualvolta mi recavo a città alta avevo la piena sensazione di arrivare in un luogo a parte. Ben venga che sia frequentata da gente di ogni dove, l'importante è che venga amata e rispettata così come fanno i bergamaschi.
Se Città alta piange, Bergamo bassa non ride e non certo per i troppi turisti. L" intera città è purtroppo peggiorata molto negli ultimi 10 anni.
Città Alta è un business sempre in crescita per ristoranti , bar e b&b ! Difficilmente si lasceranno soffiare gli affari … Tutto dipende dall’amministrazione comunale e dalle scelte che verranno intraprese per il futuro di città alta : per i cittadini o per il business ?
Bergamo degli ultimi dieci anni e' un vero disastro. Tutto cio' e' la conseguenza di politici poco lungimiranti nei confronti dei propri cittadini ma piu' propensi ad accontentare i capricci e gli interessi di pochi presunti arricchiti.
Perché città bassa si?
questa documentazione d'amore di un notmale cittadino da sempre residente e' la miglior risposta a quanti, spesso per mal celata invidia. ad ogni tentativo di proteggere la citta antica da suto moto e assalti da un turismo interessato solo a gelati e pizzette rispondono ' si arrangino i ricchi residenti citta alta e' di tutti e tutti possono farci qualsiasi cosa'
Bergamo alta e diventata un lunapark x turisti ormai da decenni. Finché si permettono aperture di bar, b&b, e simili, ovvio che rendono di più di un appartamento, i proprietari cambiano destinazione d uso. Il comune guadegna, i negozianti pure, i cittadini se ne devono andare, avevamo un gioiello 40 anni fa, oggi sempre troppo caos, rumore, folla.
Gentile Carlo Alberto, prendo buona nota delle sue considerazioni. La situazione del turismo in Città Alta è probabilmente una questione di percezione. Io ci abito da quando a Bergamo mi sono trasferita. Rispetto ad una ventina di anni fa ora io mi sento sopraffatta. Bergamo non è più vivibile, Città Alta non è adeguatamente protetta e la qualità dei visitatori è perlopiù mediocre e poco interessata. Sarò forse un’eccezione ma mia figlia da qui se ne è già andata. Io e mio marito lo faremo non appena sarà pronta la nuova casa. Dove ancora ci sono negozi di vicinato e dove non dovrò fare i conti con gente accampata per strada, con scarso rispetto di quello che hanno intorno. La manutenzione è ormai impossibile e il degrado avanza. Questo a mio parere ora. Ai tempi pensavo di essere io perennemente in vacanza. Ora imperversa Ryanair. Le conseguenze non sono percentuali. Sono danni oggettivi ormai irreversibili. Buona serata
Per chi lo conosce, Gandini è un signore, un personaggio colto e gentile, davvero una persona da esempio per molti. Detto questo, nutro qualche dubbio sul senso su questi numeri. Il rapporto arrivi (cioè turisti singoli che hanno pernottato) e residenti mi pare un parametro non così eclatante. Città Alta ha da decenni, anche prima del boom turistico, poco più di mille abitanti. Ha perso popolazione quando il turismo non era un tema a Bergamo e in questi ultimi anni di crescita ha mantenuto popolazione costante. Non è la storia di Venezia. Questo non vuol dire che il turismo qui non porti anche problemi, ci mancherebbe, ma non passerei all'allarmismo immediato. Terrei alta l'attenzione, questo si.
Vorrei tanto che il vostro editorialista di punta signor Francesco Giuseppe - che spesso “raglia alla luna” - conoscesse questo splendido signore e gentiluomo con cui personalmente ho spesso modo di confrontarmi e che tanto mi ha insegnato su Bergamo di cui non sono nativa. Impari da lui che Bergamo la ama veramente. Avrebbe foreste molto da imparare. In particolare ad evitare la violenza verbale con cui spesso impone la pochezza del suo pensiero.