Alla Rocca

Città Alta, richiesta d'aiuto per la Casa della Marchesa (prima che sia troppo tardi)

L’ultimo intervento (300 mila euro) non si sta dimostrando efficace. Inseriti i vetrini nei muri per monitorare l’allargamento delle crepe

Città Alta, richiesta d'aiuto per la Casa della Marchesa (prima che sia troppo tardi)
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di Paolo Aresi

Avrebbe dovuto diventare un caffè e una libreria di testi specializzati sulla Bergamo storica e in particolare sui suoi monumenti, compresi quegli edifici costruiti per la difesa della città. Ma non se ne è mai fatto niente, per più ragioni. La cosiddetta Casa della Marchesa su alla Rocca, oggi è ancora un edificio a rischio, nonostante l’intervento di consolidamento che venne realizzato nel 2021 con un investimento di 300 mila euro.

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Intervento non risolutivo, ma che tuttavia aveva permesso di rendere di nuovo agibile il tetto piatto della casa, utilizzato anche come terrazzo accessibile ai visitatori, un belvedere sulla città.

Ma i problemi della Casa non sono risolti e nelle ultime settimane le crepe hanno destato ulteriori preoccupazioni, al punto che gli uffici del Comune hanno deciso di intervenire ponendo nelle fessure i vetrini, antico sistema di verifica, sempre molto efficace, utilizzato negli abitati interessati per esempio da movimenti franosi.

Il vetrino, chiamato fessurometro, è in genere realizzato in policarbonato e porta una scala graduata con tacche ogni mezzo millimetro: viene posto in orizzontale sopra la crepa e misura facilmente i movimenti, in particolare quelli di allargamento della lesione.

La Casa della Marchesa che vediamo è quello che resta di una residenza nobiliare che venne ricavata nel complesso quando perse il suo valore difensivo, alla fine del Cinquecento. Fu poi in parte demolita (...)

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