Code, disagi e nuove proteste a causa del blocco delle strade a Gorle (piove sul bagnato)
Traffico nel caos tra Val Seriana e Bergamo: pendolari furiosi sui social, i sindaci contestano la chiusura dei varchi. Ma Testa non molla

In apertura, una foto pubblicata da un'automobilista su Facebook
Ieri mattina, lunedì 11 marzo, si sono create code importanti lungo le principali strade dirette a Bergamo dalla zona dell'hinterland est. Il maltempo ha chiaramente aggravato la situazione, ma a far discutere è ancora una volta la chiusura dei varchi d'accesso a Gorle per i non residenti.
Le proteste dei pendolari
Sui social, i pendolari non hanno risparmiato aspre critiche nei confronti del Comune e della decisione del blocco sperimentale. «Grazie Gorle», scrive ironicamente un automobilista su Facebook. «Trenta minuti fermi in via Guglielmo D'Alzano», aggiunge un altro. «Ranica verso Bergamo, tutto fermo. Sarà per la chiusura dei varchi a Gorle?», commentano alcuni utenti.
Una protesta diffusa che ha riacceso il dibattito tra i sindaci della zona, divisi sulla decisione presa dall'Amministrazione guidata da Giovanni Testa.
Il comunicato di Ranica e Torre Boldone
Le amministrazioni di Ranica e Torre Boldone hanno diffuso un comunicato congiunto in vista del nuovo incontro in Prefettura fissato per il prossimo 18 marzo. Nel documento, i due Comuni evidenziano il problema dello spostamento del traffico: «Se a Gorle si parla di 650 veicoli in meno ogni giorno, non si parla però di dove questo traffico, che non poteva scomparire, si è riversato: ovvero sulla Sp 35, sull'asse della vecchia provinciale fra le vie Marconi, Palazzolo e Reich in direzione Bergamo, sullo snodo di via Bugattone e su altre vie secondarie fra Ranica e Torre, aggravandone ulteriormente il congestionamento».
Le due amministrazioni sottolineano: «Prima della sperimentazione avviata da Gorle, sulle principali direttrici di traffico in bassa Valle Seriana già si presentavano diverse criticità. E se tutti i Comuni mettessero in atto limitazioni al traffico, la situazione già critica diventerebbe insostenibile. Ci auguriamo che non ci venga comunicato che la sperimentazione di Gorle diventerà una scelta definitiva».
La critica degli altri Comuni limitrofi
A Villa di Serio, il sindaco Mario Morotti ammette il peggioramento della viabilità: «Mentre nei primi giorni sembrava andare meglio, ieri è stato un delirio. La coda sulla SP35 partiva direttamente da Nembro». Morotti sottolinea anche un problema di fondo: «Quando piove, meno persone usano moto o bici e tutti si spostano in auto».
A Seriate, si sono verificati disagi sul ponte di via Italia, ma senza stravolgimenti, come spiega il sindaco Gabriele Cortesi: «Le discussioni dimostrano ancora una volta l'importanza della Penetrante Est, su cui dobbiamo andare avanti». Per il primo cittadino di Scanzorosciate, Paolo Colonna, è necessaria «una cabina di regia unitaria sulla viabilità dell'hinterland est».
Critico anche il sindaco di Alzano Lombardo, Camillo Bertocchi: «La decisione di Gorle è inaccettabile, sia nel principio che nella sostanza. Viviamo in una comunità più ampia dei confini comunali».
Gorle: «Non torniamo indietro»
Come riporta L'Eco di Bergamo, il primo cittadino di Gorle, Giovanni Testa, respinge le accuse e difende la scelta dell'Amministrazione: «Ho letto i commenti sui social: in molti segnalano criticità, ma non più del solito nei giorni di pioggia».
E aggiunge: «Alcuni amministratori non vogliono ammettere un fatto evidente: i tempi di percorrenza sul ponte Marzio sono diminuiti, con benefici per tutta la zona. È giusto che il traffico venga distribuito meglio. Tornare indietro significherebbe solo riportare le code dentro Gorle».
Irritati? Si tratta di essere padroni a casa nostra.
Ho la fortuna di non dover fare quella strada ma è consuetudine di molte amministrazioni, per qualche consenso in più, creare disagi ai non residenti. Amministrazioni ottuse che chiudono a proprio piacimento le strade e costringono i LAVORATORI ad incolonnarsi nelle poche altre rimaste. Ore in macchina, smog, inquinamento e poi magari i "signori" sindaci fanno anche i green. Per dirla alla Zalone "ma questi sono del mestiere???"
Pedrengo, Seriate, Ranica, e Torre Boldone facciano lo stesso, così poi vediamo lo spettacolo...
Quindi?
Trump mette i dazi, Testa chiude le strade: l'approccio è simile...