Foto in apertura: gruppo Facebook “Viabilità in Valle Brembana (BG)”
La Val Brembana intrappolata, ancora, nella morsa del traffico. Complice la chiusura dallo scorso 16 novembre, causa frana, della strada che collega Ubiale a Clanezzo, da molti utilizzata come alternativa alla ben più trafficata statale 470, su cui ora si sono riversate centinaia di macchine in più. Con conseguenze a dir poco disastrose.
La strada verso i fondi sarà lunga
La luce in fondo al tunnel appare ancora lontana per i pendolari che, ogni giorno, fanno la spola fra la città e la Val Brembana: ancora non è chiaro, infatti, quando riaprirà la strada fra Ubiale e Clanezzo, che permetterà alla statale di tornare finalmente a respirare.
Il 1° dicembre, come riporta Val Brembana Web, ci sarà il sopralluogo di Regione Lombardia, slittato di qualche giorno. Ma la strada per avere i fondi necessari alla messa in sicurezza del versante franato sarà lunga. Il sindaco di Ubiale Clanezzo, Ersilio Gotti, è stato eloquente: «Io non ho soldi – ha ribadito – e finché la strada non è sicura, io non apro».
Nel frattempo, la Val Brembana deve fare i conti con un traffico divenuto, nei picchi di giornata, insostenibile. Le code iniziano a formarsi già fin dalle prime luci dell’alba lungo il viadotto di Sedrina, estinguendosi soltanto in tarda mattinata. Caos alla rotonda di Arlecchino, nodo nevralgico e critico al tempo stesso della viabilità brembana (e non solo), che si riversa a sua volta lungo la Villa d’Almè-Dalmine. Insomma: si prospettano tempi duri per chi vive in Val Brembana.