Colere saluta il parroco, don Antonio Locatelli: «Un prete che non sarà dimenticato»
Il sacerdote negli ultimi nove anni ha saputo entrare nei cuori dei parrocchiani di Colere. Il suo desiderio: vedere più spesso in chiesa bambini e ragazzi con i loro genitori
Tutte le storie, anche le più belle, prima o poi finiscono. Ma ogni bella storia viene ricordata per sempre. Don Antonio Locatelli ha vissuto in questi ultimi nove anni a Colere e, soprattutto, ha saputo entrare nei cuori dei parrocchiani. In Val di Scalve don Antonio ha lasciato il segno, sia per le iniziative promosse nei confronti dei bambini, degli adolescenti e dei rispettivi genitori, sia aver fatto dell’oratorio e dell’ostello della gioventù luoghi di aggregazione molto apprezzati.
Domenica prossima (22 agosto), però, scadrà il periodo di tempo previsto dalle norme diocesane per rimanere in una parrocchia e il sacerdote dovrà salutare gli abitanti di Colere, trasferendosi ad Ardesio. Questi ultimi, dal canto, loro, non lo dimenticheranno. Si riuniranno per la festa patronale di San Bartolomeo Apostolo e, al termine della processione guidata dalla statua in legno dell’apostolo martirizzato, nel cortile della scuola dell’infanzia del paese ricorderanno i momenti trascorsi insieme in questi nove anni. La gente di Colere dice che è stato lo spirito di carità ad animare il parroco in tutto questo tempo, durante il quale ha dato il buon esempio anche come volontario della Protezione civile, specie durante i primi mesi dell’emergenza Covid.
Don Antonio prima di partire ha scritto un messaggio: «Mi spiace concludere questa mia esperienza a Colere - si legge -. Le cose, i regali economici, non valgono quanto vivere insieme la Santa Messa. Per un prete la cosa più importante è questa! Se davvero mi volete bene, accompagnatemi in questi ultimi giorni nella Santa Messa; dove voi pregherete per me e dove io chiederò al Signore di proteggervi e custodirvi. Un prete potrà anche costruire qualcosa, ma se non aiuta a crescere nell'amicizia con Gesù, a cosa sono serviti i nove anni insieme?».
A Colere don Antonio ha portato a termine diversi lavori impegnativi sugli edifici parrocchiali, con la collaborazione e la generosità di tante persone. Opere che resteranno a disposizione della comunità. In particolare ha fatto dell’oratorio e dell’ostello della Gioventù luoghi di aggregazione molto apprezzati. Don Locatelli ha espresso anche un desiderio, vorrebbe che il suo ricordo portasse in chiesa più frequentemente i bambini e i ragazzi, accompagnati dai genitori.
L’ultimissimo incontro tra i parrocchiani e il sacerdote è in programma al Santuario della Madonnina al Dezzo giovedì 26 agosto. La ristrutturazione di questo luogo, molto caro agli scalvini, è stata una delle sue grandi opere realizzate in questi anni; qui incontrerà i bambini e ritirerà una valigia che custodisce i pensieri di augurio e le preghiere di bambini, giovani e adulti a cui il sacerdote ha riservato molto del suo impegno pastorale.