Sicurezza

Collaborazione tra istituti di vigilanza e forze dell'ordine: "mille occhi" sulla provincia

Nuovo protocollo. Il prefetto: «Un ulteriore tassello per l'attuazione di un sistema di sicurezza partecipata»

Collaborazione tra istituti di vigilanza e forze dell'ordine: "mille occhi" sulla provincia
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Provincia sempre più sicura, grazie all'integrazione di iniziative pubbliche e private in una cornice di «sussidiarietà e complementarietà». È quanto sta alla base del Protocollo "Mille occhi sulla città", firmato oggi - mercoledì 18 gennaio - in Prefettura dal prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza, dai rappresentanti di sette Amministrazioni comunali (Bergamo, Treviglio, Dalmine, Seriate, Romano di Lombardia, Caravaggio, Albino), dagli istituti di vigilanza privata aderenti e con l'adesione del questore, del comandante provinciale dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Bergamo.

«La firma del protocollo di oggi - ha dichiarato il prefetto - rappresenta un ulteriore tassello per l'attuazione di un sistema di sicurezza partecipata che vede coinvolti gli istituti di vigilanza in un rapporto di stretta collaborazione con le forze dell'ordine e la polizia locale, e concorrerà ad elevare la cornice di sicurezza di Bergamo Capitale della Cultura 2023, inserendosi nel più ampio quadro delle iniziative volte ad assicurare una sempre maggiore prossimità del monitoraggio dei fenomeni che possono destare insicurezza nei cittadini».

Il ruolo di istituti di vigilanza e Forze dell'Ordine

L'accordo che dà attuazione anche in Bergamasca al protocollo già sottoscritto a livello nazionale, che prevede la valorizzazione dei compiti di osservazione delle guardie particolari giurate attraverso l'attivazione di un sistema di collaborazione informativa tra le centrali operative degli istituti di vigilanza e quelle di forze dell'ordine e di polizia municipale.

Lo scopo del protocollo, in vista soprattutto dei numerosi eventi previsti nel programma della Capitale della Cultura, è quello di segnalare situazioni di interesse per l'ordine e la sicurezza pubblica. Comprese quelle relative a fattori ambientali e di degrado. In particolare, secondo quanto sottoscritto, gli istituti di vigilanza cureranno la trasmissione di segnalazioni che riguardano la sicurezza pubblica e privata attraverso il 112 - numero unico europeo per le emergenze.

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