Le azioni di Ats e Comuni

Come difendersi dalla zanzara tigre? Vestitevi di chiaro e compratevi un pesce rosso

Ecco come evitare il proliferare di questo insetto, che può trasmettere virus e patogeni. Ghiaccio e creme al cortisone i rimedi per le punture

Come difendersi dalla zanzara tigre? Vestitevi di chiaro e compratevi un pesce rosso
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di Valentina Piazzoli

La zanzara è sicuramente uno dei principali “nemici” delle serate estive all’aperto e - spesso - è la causa di nottate in bianco, in piedi sul letto armati di ciabatta, alla ricerca di questi piccoli e fastidiosi insetti. La brutta notizia è che la zanzara tigre (scientificamente Aedes albopictus) è attiva anche durante il giorno, con punture rapide e fughe altrettanto rocambolesche.

«L'interesse nei confronti della zanzara tigre - spiega il dottor Raffaello Maffi dell’Unità Operativa Semplice Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Bergamo - non è dovuto solamente al fastidio da lei provocato nella popolazione, ma anche e soprattutto per motivi sanitari, perché può trasmettere virus e patogeni, come la febbre del Nilo, la febbre gialla, la Dengue e la Chikungunya. È importante quindi attuare azioni di lotta e prevenzione allo sviluppo dell’insetto». Tra i principali attori in campo, c’è proprio l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, impegnata attivamente anche nella lotta agli insetti potenzialmente pericolosi per la salute come, appunto, la zanzara tigre.

Vediamo innanzitutto come riconoscerla. «La zanzara tigre - spiega ancora Maffi - è un insetto lungo dai 2 ai 10 millimetri appartenente alla famiglia Culicidae e diffusosi, in Italia e in Europa, a partire dagli Anni Novanta. Vistosamente tigrata di bianco e nero, è conosciuta principalmente per la sua aggressività e per il fatto di essere attiva sia di giorno che di notte, anche se predilige la mattina e il pomeriggio. Depone le uova in piccoli contenitori con modeste quantità di acqua come vasi, sottovasi, fognature otturate, grondaie, recipienti di scarto. Le uova resistono alla siccità e possono sopravvivere finché il contenitore dove sono state deposte non si riempie nuovamente di acqua piovana». Questo tipo di zanzara ha un limitato raggio d'azione, meno di cento metri: i luoghi di deposizione delle uova sono quindi vicini a dove si trovano poi le zanzare.

Per evitare la diffusione e l’insediamento della specie, è stato essenziale “caratterizzare l’infestazione”. «L’Ats Bergamo, attraverso un sistema di monitoraggio provinciale per la zanzara tigre con oltre cinquanta postazioni di rilevamento dislocate su diciassette Comuni della provincia di Bergamo (suddivisi in area Valle Seriana, area Valle Brembana e area Bassa Bergamasca, ndr), ha caratterizzato la situazione provinciale dell’infestazione. Sulla base di queste mappature, effettuate nel corso degli anni 2007-2021, la nostra provincia è risultata fortemente interessata dalla presenza della zanzara tigre», racconta il dottor Maffi. (...)

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