Dinastia

Come il nonno e il padre, Carlo Pesenti è stato nominato Cavaliere del Lavoro

Il sessantenne, laureato in Ingegneria al Politecnico e con un master in Bocconi, è consigliere delegato di Italmobiliare

Come il nonno e il padre, Carlo Pesenti è stato nominato Cavaliere del Lavoro
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Tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro appena insigniti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella c'è anche il bergamasco Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare, fondata nel 1946 nonno, suo omonimo. La sua nomina è per il settore «terziario servizi finanziari», su proposta del ministro dello Sviluppo economico, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e di concerto con il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

Terza generazione e terza nomina

Carlo Pesenti, che lo scorso 30 marzo ha compiuto sessant'anni, è laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, con un Master in Economia e Management all’Università Bocconi. Sposato, ha sei figli e per lui e tutta la sua numerosa famiglia la nomina a Cavaliere del Lavoro rappresenta un riconoscimento ancora più importante, perché segna la continuità di una dinastia di imprenditori che alla terza generazione continua a essere riconosciuta per il proprio valore. Già il nonno di Carlo, suo omonimo, e il padre Giampiero erano stati insigniti della medesima onorificenza.

Il pensiero al nonno e al padre

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Carlo Pesenti

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Il nonno Carlo Pesenti

Scomparso Giampiero Pesenti, aveva 88 anni
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Il padre Giampiero Pesenti

Proprio per questo Pesenti ha rivelato che, quando ieri, giovedì 1° giugno, gli è stata comunicata la nomina, ha subito pensato a suo padre e suo nonno. Al Corriere Bergamo ha aggiunto: «Vorrei condividere questo riconoscimento con tutte le persone con cui ho lavorato in questi decenni, da Italcementi a Italmobiliare, che oggi rappresenta un gruppo a livello aggregato di oltre 6 mila persone. La focalizzazione degli investimenti su marchi di eccellenza del made in Italy ha permesso la crescita e lo sviluppo, non solo economico, ma anche manageriale e sostenibile, di un gruppo che mantiene le sue radici nel nostro Paese». Nel 2021, anno del suo 75esimo compleanno, Italimmobiliare è riuscita  sfondare il tetto dei due miliardi di euro.

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