Completata la riqualificazione della Rocca a Romano, torna a suonare la campana
Il castello, simbolo della città, è tornato all’antico splendore e dopo tre secoli si sono sentiti i rintocchi suonare
Il castello, simbolo di Romano, è tornato all’antico splendore e dopo trecento anni si sono risentiti i rintocchi risuonare, dopo che si è ultimato il progetto di riqualificazione della Rocca e dell'area antistante. A riportarlo è PrimaTreviglio.
Tolti i ponteggi, suona la campana
Settimana scorsa, infatti, sono stati tolti i ponteggi serviti per i lavori di sistemazione del tetto della torre di Sud-Est, rimasti a lungo in attesa del parere della Soprintendenza e che hanno di fatto permesso di aprire al pubblico tutti i camminamenti delle quattro torri. Ma non solo: domenica è tornata a suonare la campana della Rocca, anche se non è quella che veniva suonata nei secoli scorsi, sia per motivi civili che per motivi religiosi.
Nel 1739 la campana esistente era stata rimossa e fusa: il suo bronzo era stato utilizzato per fondere le nuove campane della prepositurale. Nel 2019 la sezione artiglieri di Romano ha proposto di acquistare e ricollocare una nuova campana, operazione concretizzata anche grazie al contributo di altre associazioni combattentistiche della cittadina. Dal 2020 un altro periodo di silenzio, per via del Covid e dei lavori preliminari indispensabili, da eseguire sul tetto ammalorato. Infine, domenica mattina la campana è tornata a suonare, in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica.
Completata la riqualificazione
Si è così completato il progetto a più fasi di riqualificazione, che oltre che la struttura della Rocca ha riguardato anche Piazza della Rocca e via Monsignor Rossi, la strada che separa il castello dalla struttura della "Fondazione Opere Pie Rubini", che sono state pavimentate a nuovo, con il classico pavé, pavimentazione tipica dei borghi storici medievali. Inoltre, la citata via Rossi, come Piazza della Rocca e via Cesare Battisti, al termine dei lavori di pavimentazione sono state incluse nella Ztl, e quindi chiuse al traffico non autorizzato.
La Rocca ora è a tutti gli effetti visitabile con l’apertura dei camminamenti che portano i visitatori dentro le torri del castello, attraverso le strutture difensive e le prigioni. Per rendere la struttura accessibile sono stati effettuati due interventi per scongiurare la nidificazione dei piccioni, che proliferavano sui tetti e nelle mura. Per finanziare questi interventi, l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione 509mila euro, incaricando la ditta "Falco" che ha operato alla basilica di San Pietro a Roma, di effettuare i lavori necessari.
I fondi impiegati si sono sommati a quelli già ottenuti dalla città per il progetto di riqualificazione della Rocca: il Comune, nel novembre del 2021, ha ricevuto fondi dalla Regione per riqualificare il simbolo della città in vista di «Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023», risultando uno dei destinatari del bando "Borghi storici".
La città ha ricevuto 564mila 380 euro, che rappresentano la seconda tranche di fondi in arrivo da Regione Lombardia. Il Comune per partecipare al bando regionale ha presentato un progetto con diverse fasi, che nello specifico ha compreso anche la ristrutturazione della corte veneta, la torre grande posta a Nord-Ovest. I fondi arrivati da Regione si si sono sommati ai 209mila euro, messi sul tavolo dal Comune per gli interventi che hanno reso la Rocca un museo visitabile, compresi i camminamenti e le torri medievali.