Concluso il laboratorio di automazione e robotica per ragazze della Fondazione Dalmine
Le 25 giovani che hanno frequentato il corso lo hanno fatto su base volontaria e con l'esame finale otterranno la certificazione

Si conclude oggi (venerdì 20 giugno) la "Automation Lab: Machine Learning con Ai - Only for girls", la proposta formativa estiva di Fondazione Dalmine indirizzata specificatamente alle ragazze appassionate di robotica e automazione. I laboratori rientrano nell’offerta formativa estiva, dedicata a tutti i giovani e le giovani che vogliono approfondire il loro interesse verso robotica, automazione e applicazioni dell'intelligenza artificiale.
Il laboratorio di robotica
Grazie all’esame finale, le partecipanti avranno l’opportunità di ottenere la certificazione Abb per la conduzione del robot collaborativo Gofa, una delle tecnologie più avanzate nel campo della robotica industriale. La formazione si è svolta in tre fasi: la programmazione di Gofa, lo sviluppo di un project work su machine learning e computer vision, creando un vero e proprio sistema intelligente di riconoscimento oggetti in tempo reale grazie all’Ai, e una gita dedicata al team building.
Le 25 ragazze che hanno frequentato il corso lo hanno fatto su base volontaria. Il laboratorio parte da un livello base e permette a tutti gli iscritti di accedere al test finale. Le partecipanti all’Automation Lab provengono da indirizzi di studio differenti: l’Istituto tecnico industriale Marconi e il Liceo Einaudi a Dalmine; il Liceo scientifico Mascheroni, l’Itis Paleocapa e l’Itc Leonardo da Vinci a Bergamo, il Convitto nazionale Cesare Battisti di Lovere e l’Iis Galileo Galilei di Crema.
Un'occasione per mettersi alla prova
Tutte le partecipanti sono mosse dalla passione o dall’interesse per la robotica, l'informatica e l’automazione e raccontano di essersi iscritte all’iniziativa per mettersi alla prova, imparare qualcosa di più rispetto a ciò che le appassiona.
«L’obiettivo con cui abbiamo organizzato questa settimana “only for girls” è duplice; innanzitutto volevamo capire quale fosse l’interesse delle ragazze per un’iniziativa di questo tipo e abbiamo visto che la risposta è stata buona, arrivando velocemente al numero massimo di iscrizioni e raggiungendo scuole ed esperienze con cui non siamo regolarmente in contatto - spiega Giulia Caprera, responsabile Education di Fondazione Dalmine -. In secondo luogo, volevamo dare la possibilità alle giovani partecipanti di mettersi alla prova in un ambiente sereno, che ne facilitasse la collaborazione».