Grande opera

Consegnato il progetto definitivo per la linea T2. Dalla stazione arriverà a Villa D'Almè

I lavori saranno da concludere entro il 2026 come dettato dal Pnrr (50 milioni arrivano da lì), ma il primo tram partirà, probabilmente, nel 2027

Consegnato il progetto definitivo per la linea T2. Dalla stazione arriverà a Villa D'Almè
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Tra la primavera e l’estate 2023 partirà il treno dei lavori per la realizzazione della linea T2, la linea della Teb che, muovendosi dalla stazione di Bergamo arriverà alle porte della Valle. Il progetto definitivo è stato consegnato a Teb nei scorsi giorni.

Per il primo viaggio effettivo sui nuovi mezzi funzionanti serviranno tuttavia ancora tre anni di attesa, perché, secondo il cronoprogramma, sono questi i tempi di realizzazione dell’opera. A questi si aggiungerà molto probabilmente un ulteriore anno prima dell’effettiva messa in funzione, quindi partenza del primo tram. L’opera avrà un costo complessivo di 178,5 milioni di euro, comprensivi dell’acquisto di nuovo materiale rotabile. Dei 125 milioni che arriveranno dallo Stato per il progetto, cinquanta arrivano dal Pnrr. Pertanto, la previsione di chiusura dei lavori nel 2026 centra l’obiettivo e rispetta le scadenze dettate da questo tipo di finanziamento (che prevede chiusura entro il novembre 2026). Altri quaranta milioni arrivano dalla Regione, Palafrizzoni e Provincia ne mettono nove e mezzo complessivi, gli altri Comuni interessati dal tracciato (Ponteranica, Sorisole, Almè e Villa d’Almè) i restanti quattro, coperti al 75% (tre milioni) dal Consorzio Bim.

Un’opera con aspetti organizzativi non semplici. Nel dicembre scorso, il compito di occuparsi dei servizi tecnici di ingegneria e architettura per la progettazione definitiva e la direzione lavori  è stato affidato al raggruppamento temporaneo d’imprese «Rti Tramsì» composto da Italferr, società del gruppo Ferrovie nel ruolo di mandataria, e da Ets, Sda Progetti e dall’ingegner Enrico Luigi Arini come mandanti.

La nuova linea T2 è quantomai importante per abbattere il traffico su una via che è fra le più frequentate dai bergamaschi e dove gli ingorghi sono all’ordine del giorno. Inoltre, si tratta di un passaggio importante verso una mobilità più sostenibile e meno impattante a livello ambientale. Basta osservarne il tracciato, per capire quanto questa linea potrà sollevare il carico di traffico dal centro città fino ai piedi della Valle Brembana. La T2 origina dalla stazione Teb di piazzale Marconi (che nel ridisegno complessivo dell’area, anche questo finanziato dal Pnrr, verrà potenziata e messa in interconnessione con treni e bus) e si sviluppa su 17 fermate, compresi i due terminali: Bergamo Fs, Borgo Palazzo, San Fermo (qui ci sarà la biforcazione con la T1), Bronzetti, Santa Caterina, Stadio, De Gasperi, Crocefisso, Sant’Antonio, Pontesecco, Ponteranica, Ramera, Petosino, Paladina, Almè Volta, Villa d’Almè Mazzi e Villa d’Almè Capolinea. Queste fermate ricalcano il percorso di quella che una volta era la ferrovia della Val Brembana, importante infrastruttura pensionata ormai dal 1966, che si spingeva fino a San Martino de’ Calvi, ora Piazza Brembana. Più complesso appare invece risolvere alcune questioni di circolazione che si sollevano sui punti più delicati. Per esempio, l’attraversamento della zona di Chorus Life dove ci sarà la biforcazione dall’attuale T1, nonché il deposito, il discusso passaggio a Ponteranica e il breve passaggio in galleria a binario unico nel tratto verso Almè. Senza contare gli espropri da compiere, sempre spinosi e capaci di dilatare i tempi spesso fuori da ogni previsione. La speranza, è che i lavori partano quindi al più presto per ammortizzare al meglio eventuali lungaggini e consentire la chiusura dei lavori nel 2026.

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