una specie invasiva

Contenimento del pesce siluro: al via le operazioni in 20 aree lungo il fiume Adda

Regione Lombardia ha finanziato questi interventi stanziando circa ventimila euro

Contenimento del pesce siluro: al via le operazioni in 20 aree lungo il fiume Adda
Pubblicato:
Aggiornato:

Non si fermano le operazioni di contenimento del pesce siluro, che proprio in queste settimane sono in corso di svolgimento in 20 aree del Parco Adda Nord. Come già avvenuto nel 2015, nel 2019 e nel 2020, anche quest’anno gli interventi sono stati finanziati da Regione Lombardia, che ha investito 20 mila euro per contrastare la diffusione di questa specie ittica, che mette a rischio l’habitat dei nostri fiumi.

La riduzione della pressione esercitata dai pesci siluro, sia sotto l’aspetto predatorio sia per quel che riguarda il totale degli esemplari, favorisce la ricolonizzazione da parte delle altre specie autoctone: trota, marmorata, pigo, savetta, barbo comune, cobite comune, scazzone, vairone, storione, anguilla, gobione e alborella.

Le venti aree d’intervento sono state individuate anche sulla base delle precedenti operazioni, che hanno consentito di circoscrivere alcuni tratti dell’Adda in cui la concentrazione di siluri era più elevata, specie dove sono presenti scogliere. In particolare si tratta di più punti in prossimità di:

  • Lago di Olginate
  • Brivio
  • La zona di protezione speciale “Il Toffo”
  • Imbersago-Villa d’Adda
  • Robbiate
  • Paderno d’Adda
  • Porto d’Adda centrale Bertini
  • Cornate
  • Trezzo
  • Fara d’Adda
  • Cassano d’Adda
  • Rivolta d’Adda

Non sono comprese nella lista l’area tra lo sbarramento di Concesa a Trezzo e il punto di restituzione delle acque turbinate dalla centrale Italgen tra Cassano e Fara Gera d’Adda, oltre alla porzione di fiume all’altezza dell’immissione del Brembo nell’Adda. Qui le operazioni di contenimento della specie invasiva saranno effettuate da Adda Energi, in virtù di una convenzione sottoscritta con il Parco per la realizzazione di interventi coordinati e finalizzati al miglioramento della fauna ittica autoctona. Inoltre, nel tratto di fiume è già in corso un analogo intervento di contenimento condotto dalla Fipsas.

Metodi di cattura

L'elettropesca diurna (e notturna durante l’estate) è il metodo di cattura più efficace, rapido e con miglior rapporto costi-benefici. La pesca subacquea, praticata da sommozzatori esperti, supportati da una barca appoggio, in condizioni di buona visibilità e con una corrente non troppo elevata è efficace nel catturare esemplari di grossa taglia. Gli individui catturati vengono poi soppressi e avviati allo smaltimento.

Perché il siluro è una specie invasiva

È un pesce originario dei bacini fluviali dei mari Nero, Caspio e Baltico. Introdotto nel bacino del Po negli anni ‘50, si è diffuso velocemente nel bacino padano a causa di una serie di immissioni, più o meno intenzionali.

Può superare i 2 metri e mezzo di lunghezza e pesare oltre 100 chilogrammi. La crescita rapida lo ripara dalla caccia di altri pesci o uccelli e gli permette al contempo di riprodursi relativamente presto, garantendogli un vantaggio competitivo su molte specie autoctone; inoltre, sopravvive anche con bassi di livelli di ossigenazione. Il siluro è una specie opportunista che si nutre di invertebrati, pesci, mammiferi e uccelli, minacciando la conservazione della biodiversità degli ecosistemi in cui vive.

Seguici sui nostri canali