Novità dalla call

Continuità assistenziale, Ats Bergamo si prepara ad aprire un bando per medici da fuori regione

Verrà pubblicato il prossimo 10 luglio e sarà rivolto a tutti gli operatori del sistema sanitario e sociosanitario

Continuità assistenziale, Ats Bergamo si prepara ad aprire un bando per medici da fuori regione
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Arrivano buone nuove sulla situazione continuità assistenziale in Bergamasca. Dalla call effettuata oggi, giovedì 6 luglio, tra Ats Bergamo e i sindaci del territorio, sono emersi numeri e qualche novità. Complessivamente, riferisce l'azienda, sono stati sottoscritti quarantasei contratti e diciotto sono in fase di firma. Otto di questi hanno già fornito le loro agende, comunicando dove e quando andranno a prestare servizio.

Oltre a questi diciotto medici, c'è un gruppo («particolarmente numeroso») di medici di continuità assistenziale con cui Ats starebbe svolgendo interlocuzioni: un buon numero di professionisti avrebbero espresso l'intenzione di aderire alla nuova piattaforma contrattuale: tre di questi hanno comunicato proprio oggi le loro agende, i restanti - si prevede - aderiranno in agosto.

Dallo scorso 19 giugno, data in cui è stato sottoscritto l'Accordo tra Ats Bergamo e i sindacati dei medici, sono state aperte undici sedi di continuità assistenziale, riattivando dal 26 giugno le postazioni di Serina, Alzano Lombardo, Villa d'Almè e Gandino, mentre Treviglio e Calusco d'Adda sono in previsione. L'accordo ha permesso anche di sciogliere il nodo vicariamenti, istituendo un massimo di tre sedi per medico.

Sicurezza, Pronto Soccorso e alternative

Per quanto riguarda la sicurezza dei medici, Ats ha ribadito di voler proseguire per raggiungere le migliori condizioni di lavoro possibili. Accanto al servizio di vigilanza già attivo, è stato infatti implementato l'utilizzo dei dispositivi personal tracker. In riferimento all'impatto sui Pronto Soccorso, invece, il confronto tra 2022 e 2023 evidenzia come gli accessi siano, sostanzialmente, sovrapponibili.

Ma se non fosse possibile garantire la copertura di tutte le sedi di continuità assistenziale? Ats punta su due soluzioni alternative: il coinvolgimento delle Rsa e Rsd accreditate da una parte, con medici che prestano servizio nelle loro strutture, e la pubblicazione di una manifestazione di interesse (che uscirà il prossimo 10 luglio) dall'altra, rivolta a tutti gli operatori del sistema sanitario e sociosanitario (e quindi anche fuori regione), con scadenza 20 luglio per inizio attività cinque giorni dopo.

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