Cornalba, i pascoli dell'Alben sotto scacco dei cinghiali: «Stanno devastando tutto»
L'allarme di un alpeggiatore: tre i gruppi avvistati, almeno una ventina di esemplari che stanno rovinando terreno e cotica erbosa
Torna l'incubo dei cinghiali sulle Orobie. Questa volta a farne le spese sono stati i pascoli del Monte Alben, completamente devastati dagli ungulati: tre i gruppi avvistati, almeno una ventina di esemplari che stanno devastando terreno e cotica erbosa. «Ci vorranno anni, perché ricresca».
A parlare è un alpeggiatore, che ha affittato pascoli e baita - di proprietà comunale - a 1.600 metri di altitudine per portare la sua mandria di vacche nel periodo estivo. Una situazione veramente difficile, come ha confessato a L'Eco di Bergamo (che ha riportato la notizia) e a cui sono seguite segnalazioni, anche dal Comune e dal sindaco di Cornalba, Luca Vistalli.
«Già tre anni fa avevano fatto le segnalazioni alla Polizia Provinciale per i risarcimenti, ma nulla» sottolinea l'uomo. Il Comune di Cornalba è parte del comprensorio venatorio alpino della Valle Brembana, ma la loro cacciagione è tutt'altro che semplice - specialmente in località d'alta quota come i pascoli dell'Alben.
La caccia a questi ungulati, che sono anche carnivori e si nutrono di altri animali, è aperta tutto l'anno. Da gennaio al 15 agosto l'abbattimento è possibile da un'ora prima dell'alba a quattro ore dopo il tramonto, mentre i mesi restanti soltanto durante le ore di luce. La difficoltà sta nella loro natura erratica, come ha sottolineato il presidente del comprensorio, Alessandro Balestra.
I cinghiali tendono infatti a muoversi di notte e non è raro che si spostino per diversi chilometri. A ciò si aggiunge la difficoltà a raggiungere il luogo e nel tempo che passa fra la segnalazione e l'arrivo del cacciatore, dei gruppi di ungulati non vi è più traccia. Negli ultimi anni gli abbattimenti sono incrementati: nel 2021 erano dodici, diventati sessantasette lo scorso anno. A questo punto del 2023 se ne conta già una sessantina.
Troppo pochi 60 abbattimenti all'anno. Con la prolificità che hanno, aumentano comunque in gran numero. Se si muovono di notte è assurdo che la caccia sia autorizzata solo di giorno, occorre autorizzarla anche di notte.