L'installazione per l'Ue che era in via Zanica, a Bergamo, "scaricata" al Triangolone di Gorle
Il sindaco: «Posata abusivamente». Faceva parte della collezione di opere del giardino della Perofil. L'autore del gesto è stato individuato e contattato dall'Amministrazione

Ma cos'è quella strana "opera" comparsa al Triangolone di Gorle? È quello che si sono chiesti diversi cittadini e il gruppo di minoranza "Per una Gorle Migliore" quando hanno notato la struttura dalla forma allungata, composta da tante stelle posizionate una dopo l'altra, posizionata all'interno di un campo agricolo di proprietà privata. È lì indicativamente dalla fine di gennaio.
Risale agli anni Novanta
Roberto Filisetti, consigliere comunale del gruppo di minoranza "Per una Gorle Migliore", ha pubblicato su Facebook un post a riguardo, informando di aver avvisato l'ufficio tecnico del Comune per chiedere spiegazioni sul misterioso manufatto. «È un obbrobrio!», ha scritto qualcuno tra i commenti del post, «L'importante è che lo portino via e non venga in mente di sbatterlo in qualche altro posto a Gorle».
La struttura è stata in realtà realizzata da una carpenteria bergamasca per conto della Perofil (famiglia Perolari) di via Zanica negli anni Novanta: un omaggio alle 12 stelle dei paesi fondatori dell'Unione Europea, disegnato dal commendator Aldo Perolari, titolare dell'azienda. E nel giardino di fronte all'azienda è rimasta esposta per 35 anni insieme ad altre opere, perché la nuova proprietaria, Santini (la Perofil nel frattempo è stata ceduta alla Csp di Mantova), ha chiesto che l'area fosse ripulita da quei manufatti.
Non è chiaro come sia finita al Triangolone. Fatto sta che, come ha spiegato il sindaco Giovanni Testa a L'Eco di Bergamo, si tratta di un'occupazione abusiva, posata all'interno di un parco agricolo sì privato, ma recentemente classificato nel Pgt tra le aree che fanno parte del Parco delle piane agricole di Gorle.

Stando alle parole del primo cittadino, il manufatto sarebbe stato posato senza avvisare nessuno, né Comune né polizia locale. «È incompatibile con la funzione del campo agricolo, che non è un deposito a cielo aperto». In ogni caso, l'autore del gesto è stato individuato e contattato dall'Amministrazione, che gli ha intimato di rimuoverlo al più presto: entro qualche giorno, al massimo. Il sindaco ha comunque rassicurato i cittadini: «Non è nulla di pericoloso».
Perché, se d'accordo i proprietari, non collocarla negli spazi dei centri scolastici o sportivi di Gorle?
be', un po' di arte non fa mai male
Francesco Giuseppe ha ragione, almeno mentre si fa lo slalom tra tombini profondi 15 cm si può ammirare dell'arte...:)
Di fronte a edifici cadenti e sconci nessuno è così veloce a intimare e a evocare il pubblico decoro.
Mi sembrava di averla già vista. Essendo stato un frequentatore dello spaccio Perofil, adesso collego. Giusto informarsi e avere spiegazioni; però concordo di lasciare i tempi perché possa essere ricollocata in luogo adeguato.