Covid: aumentano gli operatori sanitari positivi in isolamento, ma senza sintomi (o quasi)
L'Asst Papa Giovanni XXIII conta 252 positività tra i dipendenti, su un totale di ottocento medici e duemila infermieri
Nonostante le cautele e i controlli continui, la variante Omicron riesce a contagiare gli operatori sanitari. Grazie ai vaccini, però, questi contagi non si traducono in una forma grave della malattia, che porta al ricovero in rianimazione, ma semplicemente in un periodo di isolamento e di assenza dal posto di lavoro.
Che comunque può essere un problema per gli ospedali bergamaschi, visto il carico di lavoro che stanno sopportando nell’ultimo periodo. Come riporta Corriere Bergamo, ad oggi l’Asst Papa Giovanni conta 252 positivi su ottocento medici e duemila infermieri, l’Asst Bergamo Est conta 150 persone in isolamento su 2.204 dipendenti e l’Asst Bergamo Ovest ne conta 45 su 2.231.
Il problema per le strutture sanitarie non è di carattere medico, ma puramente operativo e di gestione del personale. Gli operatori in isolamento, come spiegato dal direttore sanitario del Papa Giovanni XXIII Fabio Pezzoli, non presentano alcun sintomo o, in alcuni casi, quelli di un raffreddore forte. Di conseguenza all’ospedale di Bergamo, per assistere i malati Covid e i pazienti ricoverati con altre patologie, è stata parzialmente ridotta l’attività ambulatoriale per l’area medica.
Ci sono però delle note positive. La prima è che gli operatori, coperti dalle tre dosi di vaccino, nel giro di qualche settimana guariscono dal Contagio, risultano negativi al tampone e possono rientrare al lavoro. La seconda è che se un operatore sanitario entra in contatto con un positivo non sul posto di lavoro ma avendo utilizzato tutti i dispositivi di sicurezza può continuare a lavorare.