Sette senzatetto morti in due mesi. È questo il drammatico bilancio che accende l’allarme a Bergamo, mentre il Consiglio comunale discute come affrontare un’emergenza in crescita con l’inverno alle porte. A riportare ieri (venerdì 10 ottobre) la questione nell’aula del Comune, il gruppo di Fratelli d’Italia, che con un ordine del giorno urgente ha chiesto di agire «con umanità verso chi vive per strada, ma anche fermezza nel garantire decoro e sicurezza ai cittadini».
«Bergamo vive una situazione di crescente degrado e insicurezza che non può più essere ignorata – scrive il consigliere Arrigo Tremaglia -. Serve un approccio realistico e rispettoso di tutti: umanità verso chi vive per strada, ma anche fermezza nel garantire decoro e sicurezza ai cittadini. Chiediamo al Comune di predisporre un censimento serio dei senza dimora e di intervenire subito con soluzioni concrete, così da aumentare i posti letto durante l’inverno».
Tra le soluzioni proposte, l’idea di creare spazi alternativi e temporanei, come container abitativi o moduli prefabbricati, dove chi rifiuta i dormitori possa trovare riparo dal freddo senza occupare gli spazi pubblici.
Appuntamento il 25 ottobre
«Non si tratta di criminalizzare la povertà, ma di affrontare un fenomeno che è ormai diventato emergenza – sottolinea Ida Tentorio, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio -. Chi dorme in strada va aiutato a trovare alternative dignitose, ma allo stesso tempo non si può tollerare che i marciapiedi e le piazze diventino rifugi improvvisati, situazione che anche tanti cittadini chiedono di risolvere a gran voce con la manifestazione organizzata per il 25 ottobre».
L’appuntamento, annunciato come pacifico e apartitico, è promosso da comitati nati spontaneamente nei quartieri centrali della città più colpiti dal disagio, proprio per richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale su una realtà che rischia di esplodere con l’arrivo del freddo.
«Le associazioni come Caritas, Diakonia e San Vincenzo svolgono da anni un lavoro encomiabile e insostituibile lavoro che va riconosciuto e sostenuto adeguatamente anche dal Comune – continua Tentorio -. Ma da solo il volontariato non basta: serve una regia pubblica capace di mettere in rete le forze migliori della città e di garantire risposte tempestive e coordinate a chi vive in difficoltà».
Mettiamo dei container per i senzatetto
Nel documento presentato da Fratelli d’Italia, la proposta è chiara: servono soluzioni immediate, ma anche intelligenti. Prima di tutto un censimento aggiornato dei senza dimora, per capire davvero chi vive per strada, da dove viene e di cosa ha bisogno. Non tutti, infatti, si trovano nella stessa condizione: c’è chi ha perso il lavoro, chi rifiuta i dormitori per motivi personali o sanitari, e chi vive in strada con il proprio cane, spesso l’unico affetto rimasto.
«Oggi a Bergamo mancano spazi intermedi tra la strada e le strutture di accoglienza tradizionali», si legge nel testo presentato. Troppi dormono all’aperto, anche vicino a portici o delle chiese, perché non vogliono o non possono accedere ai dormitori comunali. Da qui l’idea di creare luoghi alternativi, coperti e sicuri, dove trovare riparo senza interferire con la vita dei quartieri.
La proposta è quella di utilizzare moduli prefabbricati o container abitativi, soluzioni già sperimentate in altre città italiane ed europee. Sono strutture semplici ma dignitose, dotate di servizi igienici e assistenza minima, gestite dalle stesse associazioni o cooperative che da anni si occupano già di accoglienza. L’obiettivo è aumentare i posti letto in vista dell’inverno, ridurre la pressione sui quartieri più esposti e restituire decoro agli spazi pubblici. Come si legge nel documento, queste aree non dovrebbero sorgere in pieno centro ma in zone più tranquille, lontane dai conflitti di convivenza, per garantire serenità sia ai residenti sia a chi cerca un rifugio.
Serve anche un percorso di recupero
«Servono anche percorsi di recupero e reinserimento per chi vuole uscire da questa condizione. Sono temi su cui continueremo a lavorare e che saranno oggetto di nostre future proposte», dichiara la consigliera Cristina Laganà. Il gruppo chiede al Comune di rafforzare la collaborazione con le associazioni religiose e di volontariato, sostenendole anche dal punto di vista economico, e di coordinarsi con gli altri Comuni della provincia per condividere risorse e buone pratiche.
Insomma, l’appello è a un approccio equilibrato e ben studiato, soprattutto in vista delle basse temperature in arrivo. Come si sottolinea nel testo, «solo unendo queste tre direttrici – di ordine, dignità e responsabilità – Bergamo potrà affrontare con serietà e umanità una questione che riguarda non solo chi vive per strada, ma l’intera comunità cittadina».