Proprio l'anno della Cultura...

Crisi del Trasporto pubblico locale, l'Agenzia conferma: «Rischio tagli al servizio nel 2023»

Secondo l’ente diventerà problematico attuare riduzioni senza intaccare la qualità del servizio. Rincari e calo dell'utenza preoccupano

Crisi del Trasporto pubblico locale, l'Agenzia conferma: «Rischio tagli al servizio nel 2023»
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Si è riunito, lo scorso 11 novembre, il Cda dell’Agenzia Tpl Bergamasca per il Bilancio di previsione 2023-2025: sia i consiglieri che l’Assemblea dei soci hanno espresso forte preoccupazione per i possibili tagli delle corse nel 2023, che potrebbero rendersi necessarie per bilanciare le spese e le entrate. Questa situazione, ovviamente, mette a rischio il servizio ai turisti per l’evento di Capitale della Cultura 2023.

Il peso dei rincari

La previsione di bilancio considera molteplici fattori, in particolare la crescita dell’inflazione e dei contributi pubblici per il servizio: sulla base delle attuali informazioni, la differente dinamica comporta un maggiore esborso per i servizi, non compensato dall’aumento dei contributi. A fronte di una prevista crescita del Fondo nazionale trasporto intorno al 2 per cento, infatti, l’attuale dinamica inflattiva potrebbe far crescere la spesa per i servizi di trasporto di oltre il 4-5 per cento.

Il settore sta ancora subendo le conseguenze dell’emergenza sanitaria dell’ultimo biennio, con gli effetti negativi connessi alla riduzione dei ricavi solo parzialmente coperti dai ristori ministeriali, da una lenta crescita della domanda, che ancora resta inferiore del 10-15 per cento rispetto al 2019, dalla crescita anomala dei costi dei carburanti, dalla necessità di attuare una imponente e costosa transizione ambientale con il rinnovo dei mezzi.

«La ripresa dell’orario invernale 2022-2023, in assenza dei servizi aggiuntivi attivati nei precedenti anni, ha messo in evidenza tutti i limiti di un sistema che fatica a essere adeguato alle necessità, con risorse tecniche ed economiche non sufficienti a risolvere gli affollamenti dei mezzi nelle ore di punta - hanno fatto sapere dall’Agenzia Tpl -. Già negli anni precedenti, per la precisione tra il 2014 e il 2018, sono state fatte riduzioni che hanno profondamente minato la competitività del settore rispetto ai viaggiatori occasionali, con locali soppressioni di corse in aree deboli. In tutto ciò, diventa problematico trovare ulteriori ambiti di riduzione dei servizi senza intaccarne la qualità e la capillarità nel territorio».

Preoccupazioni per il 2023

Nel 2023 Bergamo e Brescia saranno Capitale della Cultura e ci si aspetta un importante flusso turistico, specialmente nelle festività e in estate, periodi nei quali già oggi il servizio di Tpl è fortemente carente, quando non proprio assente, in ampie parti del territorio del bacino: gli ulteriori tagli sarebbero controproducenti rispetto all’operazione culturale, offrendo ai turisti un pessimo servizio.

«La criticità è stata messa in evidenza dall’Agenzia nel corso della Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico dello scorso 5 dicembre e il problema è ben presente a tutti gli interlocutori istituzionali dell’Agenzia – ha dichiarato Emilio Grassi, direttore di Agenzia Tpl Bergamasca -. Occorrerà valutare nei dettagli la situazione entro il primo trimestre del 2023, per organizzare in tempo le azioni necessarie ad equilibrare le entrate e le spese dei contratti».

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