Troppi i ritardi ed i problemi che si rischiava di trascinarsi dietro: a Palazzo Frizzoni, dopo mesi di segnali e riscontri non certo rassicuranti, si è deciso di rescindere il contratto con Manelli Spa, la ditta a cui era stato affidato il cantiere per realizzare la nuova Gamec.
L’annuncio è arrivato oggi (venerdì 19 dicembre), dopo la sempre più crescente preoccupazione per il progetto, che doveva far rinascere la galleria d’arte moderna e contemporanea dalle ceneri dell’ex Palazzetto in Piazzale Oberdan, e anche lì per la questione sport e società di discussioni già se n’erano avute.
In crisi l’impresa
Adesso giunge quindi un’altra complicazione, dopo che notizie di una grave crisi finanziaria della società che aveva vinto il bando si erano susseguite a più riprese. Anche sugli organi di stampa nazionali, dato che aveva aperti diversi importanti cantieri nel nostro Paese, come per esempio la metropolitana di Genova ed il collettore fognario di Palermo.
I lavori per il museo d’arte cittadino erano partiti a ottobre 2023, dopo una gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Un’operazione importante, oltre diciotto milioni e seicentomila euro, finanziata da Comune e Tenaris Dalmine, oltre che dai fondi europei, Fondazione Banca Intesa San Paolo (sei milioni di euro) e Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus (un milione e mezzo di euro).
Fatture non pagate a ditte e fornitori
La scelta dell’Amministrazione di stracciare l’accordo con l’impresa (ex art. 108 del D.lgs 50/2016) è arrivata «a conclusione di una serie di inadempimenti e ritardi sempre più significativi manifestatisi a partire dalla primavera 2025».
Rallentamenti delle attività di cantiere, con un quadro diventato più grave da agosto, fino a rivelarsi spiazzante verso la fine di settembre, con i mancati pagamenti della prime fatture dei subappaltatori e le conseguenti interruzioni delle attività. La crisi dell’azienda sembrava ormai evidente per il Comune anche dagli articoli di giornale che si susseguivano in Italia, oltre che per i problemi che anche altre Amministrazioni locali avevano con la Manelli.
Il culmine probabilmente è stato quando i subappaltatori si sono rivolti direttamente a Palazzo Frizzoni per essere pagati, dato l’inadempimento dell’appaltatore, con richieste analoghe arrivate dai fornitori, che non avevano mai ricevuto i soldi per delle ingenti quantità di materiale, necessario alla prosecuzione del cantiere.
Praticamente fermo il cantiere
Il risultato è stato «una paralisi delle principali lavorazioni con una drastica riduzione ad oggi delle maestranze presenti in cantiere, con la conseguente sospensione delle lavorazioni da parte di alcuni subappaltatori e il mancato rispetto delle tempistiche indicate nel piano di approvvigionamento (redatto dalla stessa impresa) per la stipula dei contratti di subappalto e di fornitura necessari per portare a compimento l’opera».
Adesso, per la risoluzione definitiva e ufficiale del contratto, si attende il parere del Collegio consultivo tecnico, presieduto da una figura nominata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per poi cercare di far ripartire i lavori nel rispetto delle normative e delle linee guida. In ogni caso, almeno da quanto hanno fatto sapere dal Comune, la presenza in graduatoria subito dopo la Manelli di imprese affidabili farebbe ben sperare in questo senso.
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Il progetto della nuova piazza della Gamec e dei parcheggi. A destra si poossono vedere i posti auto lì dove prima sorgeva il dehors di FudBox
«Ripartiremo il prima possibile»
«Siamo arrivati a questa decisione nostro malgrado dopo aver constatato, di mese in mese, gravi inadempienze da parte dell’impresa e ritardi sempre più crescenti per un’opera così rilevante per la nostra città – ha dichiarato l’assessore alla Riqualificazione Urbana, Francesco Valesini -. Una situazione che si è purtroppo evidenziata anche dalle informazioni raccolte, a conferma di una criticità finanziaria della stessa società sempre più preoccupante e tale da non garantire, con assoluta certezza, il completamento delle opere che avevamo appaltato nei tempi contrattualmente definiti.
La possibilità data ora dalle norme di poter scorrere la graduatoria di gara, affidando i lavori ad altra impresa qualificata, ci rende però fiduciosi nel poter ripartire presto con le lavorazioni rimaste. Le stesse interlocuzioni già in corso con il Ministero ci fanno essere fiduciosi allo stesso modo anche sulla conferma dei finanziamenti».
A fare da eco a Valesini è anche il vicesindaco Sergio Gandi: «La risoluzione contrattuale è una scelta che non potevamo purtroppo più rinviare, date le condizioni in cui versava negli ultimi tempi il cantiere. Augurandoci, attraverso questo passaggio, una rapida ripresa dei lavori, che porti presto a conclusione la realizzazione della nuova Gamec. Nel frattempo, continuiamo il confronto con il suo direttore, per definire la gestione della nuova sede ed i preparativi per la sua inaugurazione».
La presidente dell’Associazione Gamec, Simona Bonaldi, ha affermato di essere stata già avvisata da Palazzo Frizzoni della situazione: «Confidiamo adesso nelle scelte del Comune, con il quale abbiamo avuto fin dall’inizio una proficua collaborazione, per arrivare il prima possibile alla ripresa dei lavori, poter conseguentemente definire una possibile data di apertura e iniziare a programmare il trasferimento ed i progetti inaugurali».