«Associazione democratica»

Critiche per la benemerenza ad Arcigay Bergamo, il Comune spiega la decisione

Il consigliere Bianchi (FdI) ha presentato un'interrogazione per chiedere all'Amministrazione se fosse consapevole di alcune posizioni dell'associazione

Critiche per la benemerenza ad Arcigay Bergamo, il Comune spiega la decisione
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Tra le benemerenze civiche consegnate a metà dicembre dal Comune di Bergamo, una è stata destinata ad Arcigay Bergamo Cives. La decisione ha lasciato non poco perplesso il consigliere Filippo Bianchi (FdI), che per questo ha presentato un'interrogazione all'Amministrazione, in particolare con riferimento delle posizioni prese dall'associazione in merito a «utero in affitto» e «cosiddetta teoria gender», per citare le espressioni usate dal consigliere stesso.

I punti contestati

In particolare, il consigliere spiega che sul sito nazionale di Arcigay è pubblicato un comunicato, in favore della pratica dell'utero in affitto e contrario al Ddl Varchi, che introduce il reato universale contro le Gpa. Inoltre, Bianchi segnala che «l'associazione Arcigay Bergamo ha pubblicizzato la conduzione di campagne nelle scuole pubbliche, rivolte anche a studenti di minore età, per parlare di sesso biologico, identità di genere, orientamento sessuale ed espressione di genere, aspetti che vengono separati tra loro dalla teoria gender. Tali attività erano state rese note dalla stessa associazione Arcigay Bergamo attraverso un post sul proprio profilo social, e improvvisamente rimosso, ma pubblicato da terzi e consultabile online».

Il consigliere ha quindi chiesto all'Amministrazione se fosse a conoscenza delle stesse.

La risposta di Marchesi

L'assessora Marzia Marchesi, che ha firmato la risposta all'interrogazione, innanzitutto ricorda perché l'associazione è stata premiata, stendendo un lungo elenco di attività che la rendono «un punto di riferimento per la comunità Lgbtqia+ della città e della provincia grazie a iniziative in favore dell’inclusione, della solidarietà e del rispetto dei diritti di tutti e di tutte».

Entra poi nel cuore della questione riassumendo: «Il consigliere Bianchi chiede spiegazioni su una supposta incompatibilità fra la concessione dell'onorificenza e una posizione di supporto, asseritamente, assunta da Arcigay nazionale nei confronti della tecnica di procreazione medicalmente assistita della gestazione per altri e per altre ed una, altrettanto supposta, attività di sostegno alla cd teoria gender da parte, questa volta con maggiore pertinenza nell’attribuzione soggettiva della condotta, di Arcigay Bergamo Cives.

«Associazione democratica e indipendente»

Spiega: «Arcigay Bergamo Cives Aps è un'associazione che risponde ai requisiti di democraticità ed indipendenza previsti dal codice del terzo settore e che aderisce, quale confederata, ad Arcigay Aps nazionale mantenendone tuttavia autonomia decisionale sicché le posizioni e le iniziative assunte dalla confederata non possono e non devono essere ritenute un tutt’uno con quelle della confederante».

La posizione sulla Gpa

Sulla Gpa aggiunge: «Arcigay nazionale ha assunto una posizione critica nei confronti dell'estensione della punibilità della condotta transfrontaliera dell'accesso alla tecnica di riproduzione della gestazione per altri se praticata in un paese in cui essa è consentita (ad esempio: Regno Unito, Portogallo, Stati Uniti d’America e Canada) con ciò aderendo ad un'ampia (e prevalente) corrente giuridico-dottrinale in maniera assolutamente legittima. Non è dato, sapere (e neppure Bianchi evidentemente lo sa), a tale proposito, quale sia e se vi sia una posizione ufficiale assunta da parte di Arcigay Bergamo Cives che, però, qualsivoglia essa possa essere, apparirebbe, comunque, pienamente legittima».

Quale teoria gender?

Infine, su quella che Bianchi nomina «cosiddetta teoria gender», conclude: «Non esiste alcuna teoria gender facente riferimento a studi accademici. Esistono invece gli Studi di Genere che, molto semplificando, sostengono che il ruolo sociale attribuito a chi nasce maschio o femmina sia il frutto di un processo culturale che nulla avrebbe a che vedere con attitudini e capacità insite nell'appartenenza sessuale. "Donne non si nasce, si diventa" affermava Simone De Beauvoir intendendo sostenere che a definire il destino della donna non è lo status biologico o psicologico ma la sua condizione sociale e storica. E lo stesso si può dire degli uomini».

Commenti
Egidio

tutta la sinistra è attenta solo per scopi elettorali,se la cantano e se la suonano fra loro sempre alla disperata ricerca di voti con quella spocchia radical scic che indispone i cittadini che ogni giorno affrontano problemi causati dalle precedenti legislature

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