la polemica

Crollano le prestazioni sanitarie in Lombardia, sistema sotto accusa: «Crisi certificata dai numeri»

Dall'ultimo rapporto Gimbe emerge come la Regione abbia perso 14 posizioni sui Livelli essenziali di assistenza tra il 2022 e il 2023. Il commento di Casati (Pd)

Crollano le prestazioni sanitarie in Lombardia, sistema sotto accusa: «Crisi certificata dai numeri»

Il consigliere regionale bergamasco Davide Casati (del Pd) attacca duramente la gestione sanitaria della Lombardia commentando i dati del rapporto dell’Osservatorio Gimbe pubblicato oggi (3 settembre). Secondo il rappresentante dem, componente della Commissione sanità regionale, i numeri «certificano una realtà che denunciamo da tempo: il sistema sanitario lombardo è in crisi profonda».

Un crollo senza precedenti

Stando ai dati diffusi dal Gimbe, la Lombardia ha registrato una perdita di 14 posizioni nella capacità di rispettare i Lea (Livelli essenziali di assistenza) tra il 2022 e il 2023, risultando la seconda peggiore regione italiana dopo la Basilicata per numero di posizioni perse.

«Non solo la Lombardia perde posizioni in Italia, ma lo fa peggio di tutte le altre», sottolinea Casati con preoccupazione. Il consigliere bergamasco evidenzia come questo dato sia «più che sufficiente per capire che occorre cambiare profondamente rotta» rispetto alle politiche sanitarie regionali attuali.

Le motivazioni della crisi

Secondo Casati, alla base della crisi c’è un errore strategico fondamentale: «Il modello lombardo è andato nella direzione opposta rispetto a quello che serve, con una visione ospedalocentrica che non funziona». Il consigliere dem propone invece di «ricostruire la sanità a partire dal territorio».

Gli effetti negativi di questa impostazione sono sotto gli occhi di tutti, spiega Casati: «I tempi di attesa sono un insostenibile ricatto per i cittadini, costretti a farsi visitare e curare a pagamento per non aspettare mesi o anni».

La proposta di riforma popolare

Il Partito Democratico lombardo si prepara alla battaglia in aula con una proposta concreta. «Tra poche settimane in Consiglio Regionale ci sarà la nostra proposta di legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 100mila firme per riformare il servizio sanitario regionale», annuncia Casati.

Il consigliere bergamasco lancia un appello alla maggioranza: «È un’occasione che la destra lombarda non può permettersi di sprecare». La proposta rappresenta infatti una risposta diretta ai problemi evidenziati dal rapporto Gimbe e punta a invertire la rotta negativa intrapresa dalla sanità regionale.