La denuncia

Da inizio anno 125 ciclisti morti, Lara Magoni: «Strage silenziosa da fermare»

L’eurodeputata bergamasca annuncia un convegno al Parlamento europeo per tutelare chi sceglie la mobilità sostenibile

Da inizio anno 125 ciclisti morti, Lara Magoni: «Strage silenziosa da fermare»
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Dall’inizio dell’anno a oggi (1 agosto), sono 125 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane, con un aumento del 21,8 per cento rispetto allo scorso anno. Sei di questi decessi si sono registrati negli ultimi dieci giorni. Le regioni più colpite da questo dramma risultano essere Lombardia (trentuno vittime), Emilia-Romagna (ventidue vittime) e Veneto (sedici vittime). I dati arrivano dall’Osservatorio Sapidata–Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale.

«Questi numeri rappresentano una strage silenziosa, un dramma sottovalutato di cui nessuno parla - dichiara l’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr Lara Magoni -. Il ciclismo è passione, sport e libertà, ma chi sceglie la bici rischia la vita. Penso in particolare alla Lombardia e alla provincia di Bergamo, dove il ciclismo è uno degli sport più praticati e radicati nella comunità: qui questa emergenza è ancora più drammatica».

L'europarlamentare Lara Magoni

Proprio l’appello dell’eurodeputata a «fermare questa strage silenziosa» sottolinea come, nonostante l’inasprimento delle pene previsto dal nuovo Codice della Strada, il rispetto di quest’ultimo venga spesso disatteso da parte di molti guidatori.

Magoni rimarca inoltre come, a livello europeo, siano stati compiuti diversi passi avanti, citando la "Dichiarazione sulla Bicicletta", l’inserimento dei ciclisti tra gli utenti vulnerabili e l’inclusione della mobilità ciclabile nelle reti TEN-T. Alla luce dei dati riportati, però, è evidente che tali misure non siano ancora sufficienti a garantire la sicurezza di chi si muove in bicicletta.

In merito a questo, l’eurodeputata annuncia: «Nei prossimi mesi promuoverò un convegno al Parlamento europeo per mettere al centro questa emergenza e proporre soluzioni concrete».

Stringendo la lente sulla Lombardia (dove si contano trentuno vittime), nella provincia di Bergamo proprio ieri (31 luglio) si è contata l'ennesima vittima: una donna di 64 anni è deceduta a Cortenuova dopo essere stata investita da un'auto.

Appare dunque chiaro quanto sia urgente un intervento da parte delle Istituzioni per affrontare il problema e fare in modo che uno dei mezzi di trasporto più diffusi nel nostro Paese non continui a rappresentare un pericolo per chi lo utilizza.