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Dai commenti pressapochisti di questo forum si evince che è una battaglia persa in partenza, si giustificano 250 morti all’anno in bicicletta additando quei pochi ciclisti che passano col rosso. Ma non sono quelli che muoiono, sono persone che vanno al lavoro in bicicletta, anziani che si spostano all’interno dei paesi e delle città con l’unico mezzo che hanno a disposizione e sono bambini. TUTTI CON L’UNICA COLPA DI OCCUPARE LEGITTIMAMENTE UNA PARTE DI STRADA CHE DEVE ESSERE SOLO DI AUTOMOBILISTI E CAMIONISTI INCIVILI.
Probabilmente se anche i ciclisti rispettassero il cds (anche nella foto si vede che passano allo stop della pista ciclabile), i semafori rossi, le precedenze, ecc, gli incidenti e i morti sarebbero meno. La povera signora morta in bici l'altro giorno, per esempio, è uscita da una strada laterale senza fermarsi a guardare alli stop. Mobilità dolce significa viaggiare a 50 all'ora con le finte bici elettriche, ma vere moto, ovunque, su marciapiedi, contromano, a rovescio nei sensi unici, attraversare senza fermarsi per guradare, ai passaggi PEDONALI? Intanto in 20 gg sono morti 7 motociclisti bergamaschi! La loro vita interessa meno, perchè non pedalano?
In Italia la mobilità dolce ancora indietro anni luce. Si investisse di più in quella invece che in opere inutili come la Treviglio-Dalmine, per esempio.
Magari se col semaforo ROSSO si fermassero, i morti sarebbero la metà.
magari, oltre all'inciviltà di chi guida si aggiunge il fatto che i ciclisti fanno quello che gli pare fregandosene spesso di ogni regola stradale di base, a partire dalla prudenza.
Purtroppo è una questione di civiltà, ed in Italia manca ad ogni livello, soprattutto sulla strada dove pare che chiunque la frequenta che non sia automobilista/camionista non meriti rispetto. Ciclisti, pedoni, rischiano la vita ogni volta che frequentano la strada, ma non interessa a nessuno, l’importante è arrivare primi al semaforo.