Dal Cretaceo ai giorni nostri: all'aeroporto di Orio spunta un uovo fossile di dinosauro
Il destinatario ha rinunciato alla spedizione e l’uovo sarà esposto in un museo. Il pacco proveniva dalla Malaysia
A guardarlo è grande poco meno di un uovo di struzzo (che per intenderci è l’equivalente di circa 25 uova di gallina). Questo particolare guscio, però, arriva direttamente dal Cretaceo inferiore: i funzionari dell’agenzia delle dogane e dei monopoli dell’aeroporto di Orio al Serio hanno trovato in un pacco un uovo fossile di dinosauro, incastonato di un sedimento roccioso e proveniente dalla Malaysia.
La sua origine però, probabilmente, è cinese visto che la Sovrintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio di Bergamo e Brescia ha qualificato il reperto come fossile di Shunosaurus, un sauropode originario appunto della Cina, considerato tra le più grandi mai vissute sulla Terra.
I sauropodi erano animali erbivori, dal collo solitamente lungo e quadrupedi. Avevano piccole teste, con denti a forma di spatola o di matita, un corpo voluminoso e una coda lunghissima. Il loro nome in greco significa "piedi di lucertola" per la presenza, in tutti e quattro gli arti, di cinque dita pienamente sviluppate come nelle lucertole, a differenza di molti altri gruppi di dinosauri che ne avevano solo tre o quattro.
A insospettire i funzionari è stato il certificato d’origine del reperto, dubbiosi in merito alla sua autenticità; grazie ad alcune verifiche si è scoperto che l’ente che lo aveva rilasciato in realtà non esiste. Il destinatario ha rinunciato alla spedizione e l’uovo è stato acquisito al patrimonio dello Stato per essere esposto in un museo.