Dal Ministero mezzo milione a 15 Comuni bergamaschi per telecamere di sorveglianza
Per San Pellegrino significa riuscire finalmente a coprire tutto il paese; per Treviglio più di cinquanta telecamere
Dalle Valli alla Bassa, dall'Isola al lago: in Bergamasca sono una quindicina i Comuni destinatari del mezzo milione di euro arrivato per volere del Ministero con l'obiettivo preciso di estendere il sistema di videosorveglianza, così importante nel risolvere tanto i casi di cronaca più gravi, quanto i piccoli furti.
Ecco i comuni
Nel complesso, sono 243 i Comuni ai quali sono arrivati questi fondi in tutta Italia. Quelli bergamaschi sono: Grassobbio (poco meno di ventimila), San Pellegrino Terme (più di 22 mila), l'Unione dei Comuni della Presolana (in totale 210.517 divisi fra Onore, Songavazzo, Fino del Monte e Cerete), Morengo (35 mila euro); Ranzanico, Bianzano, Gaverina Terme, Monasterolo del Castello, Spinone al Lago (più di 210 mila euro), Carobbio degli Angeli (57.500 euro), Dalmine (65.765 euro) e Treviglio (72.022).
Svolta per Treviglio e San Pellegrino
Il risultato rende particolarmente soddisfatto il sindaco proprio di quest'ultima città, Juri Imeri, che grazie ai finanziamenti ministeriali potrà coprire la metà delle spese necessarie per la realizzazione di un vasto progetto di implementazione della sicurezza. Si tratta in particolare dell'installazione di dodici postazioni di videosorveglianza, per un totale di cinquanta telecamere cui si aggiungono quattro nuovi varchi per la lettura targhe.
Ottimo il risultato raggiunto da San Pellegrino, che con il finanziamento potrà installare sei o sette telecamere, sufficienti a coprire zone sguarnite, come la frazione di Santa Croce, per esempio.