un preludio

Dalla segnalazione di una cittadina a un'opera d'arte: rivive il parcheggio di via Pitentino

A Bergamo fervono i lavori per la Gamec, ma le vie intorno sono già state contagiate da questo spirito: l'opera sarà di Enrico Sironi

Dalla segnalazione di una cittadina a un'opera d'arte: rivive il parcheggio di via Pitentino
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Circa un anno fa, Teresa Galia alzò la cornetta per chiamare l'assessore Francesco Valesini e segnalargli la pessima qualità della vista da casa sua, in direzione del parcheggio di via Pitentino, facendo riferimento in modo particolare ai fronti ciechi e completamente disadorni degli edifici prospicienti. Da quella telefonata è nato un progetto di urban art, firmato dall'artista Enrico Sironi, che a breve cambierà del tutto l'aspetto della zona.

In sintonia con la Gamec

Grazie alla disponibilità dei proprietari, del gestore del parcheggio e della Fondazione Gamec - e con la regia della stessa Amministrazione - lo spazio si candida a essere una delle più estese aree di arte urbana della città. L'assessore Valesini sottolinea: «Questo intervento, nato da una semplice segnalazione di una cittadina, ha preso nel corso del tempo una dimensione che va al di là di ciò che potevo immaginarmi quando ho iniziato a lavorarci, diventando un interessante laboratorio di arte urbana capace di mettersi in relazione con la presenza della futura Gamec».

Il progetto costituisce un preludio agli interventi in corso su questa parte di città ed esempio di come la futura galleria possa produrre i suoi effetti anche al di fuori del perimetro dello stesso museo.

I due interventi

Un esempio dell’opera che potrà essere realizzata nel parcheggio di via Pitentino.

Due gli interventi realizzati: uno uno sul perimetro del parcheggio di via Pitentito ad opera di Enrico Sironi e l'altro lungo la recinzione di cantiere della nuova Gamec gestito dalla stessa galleria e dal suo direttore Lorenzo Giusti, affidato ad artisti da loro individuati. Conosciuto come Hemo, Sironi ha progettato un'opera d'arte murale che coniugherà stili e personalità diverse della pittura, dando vita a un luogo di incontro e confronto per artisti provenienti dal tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è quello di trasformare il parcheggio in un polo di attrazione culturale, non solo per i bergamaschi, ma anche per i turisti provenienti dalle più diverse parti del mondo.

Un museo orizzontale

Lorenzo Giusti, direttore di GAMeC, spiega: «Io sto immaginando da tempo un museo orizzontale. Un museo di arte contemporanea deve essere uno spazio aperto, che non è un luogo solo, ma che è diffuso, con tante piccole sedi sparse nel quartiere. Ci sono esempi di musei nel mondo che hanno occupato interi quartieri e speriamo di costruire un mosaico distribuito intorno alla nuova Gamec, attraverso anche progetti come quello di Urban Art che si permea intorno al futuro museo e all'attuale cantiere». Il progetto prevede la realizzazione le superfici murali in forma di hall of fame, palestra di Urban Art, un luogo dove possano coniugarsi esperienze diverse, stili e personalità diverse della pittura.

Verrà utilizzata la recinzione della futura Gamec come spazio artistico su cui produrre un intervento che verrà affidato ad un artista selezionato nei prossimi mesi dalla stessa galleria. L'opera rimarrà per tutta la durata del cantiere la cui conclusione è prevista per maggio 2026.

La collaborazione con il privato

Paolo Vigani, proprietario del parcheggio di via Pitentino, aggiunge: «Quando siamo stati contattati dall'Amministrazione comunale abbiamo dato molto volentieri la nostra disponibilità e quella del nostro gestore a mettere a disposizione l'area del parcheggio. L'unicità della proposta ed il fatto che possa rendere più originale e gradevole uno spazio anonimo come un grande parcheggio c'è sembrata subito molto interessante e molto bella, soprattutto a conclusione dell'anno della Cultura 2023».

Commenti
Elena

Bellissima iniziativa per coinvolgere tutti i cittadini anche quelli che non sono mai venuti a contatto con l'arte e che ne rimarranno incuriositi. Bellissima l' idea di una città che ci aiuti a cambiare e a mantenere aperta la nostra mente. Grazie!!

Cristiana

Bravi! Meglio un muro colorato, soprattutto se è opera di un vero artista, che un muro in mero cemento.

Giovanni Battista marcarini

Si spaccia per opera d' arte qualunque scarabocchio basta che sia su di un muro che possa essere imbrattato con la benedizione del comune.vedi a Redona sottopassaggio superstrada ed altri muri...

Angelo Severgnini

Pare chiaro che Valter avrebbe preferito trasformare il Preda Parking in un lager per extracomunitari... sarà per un'altra volta.

Valter

Di assurdita questa giunta comunale ne ha gia' fatte abbastanza. Una piu' o una meno cosa cambia? Il 9 giugno tutti i bergamaschi alle urne elettorali per mandarli a casa.

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