Dalle 23 alle 7 non ci si può sedere in piazza: l'originale divieto messo a Calvenzano
Piazza Guido Paglia, inaugurata a maggio, è già luogo di ritrovo di ragazzi. I residenti della zona si sono però lamentati, da qui l'idea...

In apertura una foto della piazza durante i lavori
Il fine è chiaro, ma la trovata per raggiungerlo è quantomeno originale. Il sindaco di Calvenzano, per evitare urla e schiamazzi notturni nella piazza Guido Paglia, creata e abbellita proprio con delle panchine grazie a un recente intervento urbanistico, ha deciso di mettere un "divieto di seduta" dalle 23 alle 7.
Questo significa che di notte non è possibile sedersi sulle apposite strutture lì presenti, altrimenti la multa che si rischia è anche di cinquecento euro.
La nuova piazza
La vicenda è riportata dal Corriere Bergamo che spiega come il provvedimento abbia origine dal fatto che, inaugurata la nuova piazza a maggio, questa è piaciuta ai cittadini. Anche dei gruppi di ragazzi l'hanno fatta propria, eleggendola a luogo di raduno dove fermarsi a chiacchierare anche fino a tarda notte.
Se da un lato è bello veder popolati gli spazi cittadini, dall'altro il fatto ha creato scontento nei residenti della zona, disturbati fino a tarda ora e nel pieno della notte dal caos.
«Serve rispetto»
A Bergamonews, il sindaco Fabio Ferla ha spiegato così la propria decisione: «La nuova piazza è uno spazio chiuso, dove i rumori si amplificano: è stata rumori si amplificano: è luogo di comunità, non per il bivacco. Di giorno è giusto che venga vissuta, ma la sera serve rispetto. L'ordinanza chiarisce semplicemente questo, senza voler essere punitiva».
Caro fustigatore, non mi pare che chiedere di poter dormire la notte, in casa propria, sia un lusso antisociale. Certo che chi non si deve alzare alle 6 del mattino per andare a lavorare non può capire queste cose. Sarebbe almeno gradito, però, che stesse zitto e non provocasse inutilmente.
Il Fustigatore....probabilmente da dove viene lei si sta così bene che vi porta tutti quanti ad andarvene e venite tutti qui. Credo che se abbiamo qualcosa da imparare sicuramente non da lei
A prescindere dal caso di specie, io vieterei in determinate fasce orarie l’uso di quella gran rottura di scatole (per non dire altro…) di soffiatori, tosa erba et similia. Non sarebbe male vietare di andare a petto nudo per strada. Gli autoctoni orobici si ergono a paladini del decoro quando hanno ancora molto da impare.