Dalmine, la minoranza: «Benissimo la e-Brt, ma il traffico fino a marzo...»
Sono iniziati anche nel paese dell'hinterland i lavori per la realizzazione della linea. Due lotti di intervento con modifiche temporanee alla viabilità
di Laura Ceresoli
Sono iniziati anche a Dalmine i lavori per la realizzazione della linea e-Brt. Si tratta di un sistema di autobus elettrici che offre un servizio rapido ed efficiente attraverso corsie preferenziali, semafori intelligenti e fermate ottimizzate.
Il progetto si propone come una valida alternativa al traffico privato, migliorando la connessione tra Bergamo, Dalmine e Verdellino, riducendo così l’impatto ambientale e il congestionamento stradale.
Una rivoluzione per il trasporto pubblico, che potrebbe però portare qualche criticità sul traffico almeno fino a marzo, data in cui è prevista la conclusione del cantiere del primo lotto. In particolare, gli automobilisti dovranno prestare massima attenzione per il restringimento della carreggiata sul tratto della strada provinciale tra via Roma e via Locatelli.
Cosa prevede l'opera
«I lotti di intervento - spiega la vicesindaca e assessore alla Viabilità Sara Simoncelli - sono due. Il primo, quello avviato il 25 novembre, interesserà il tratto tra la rotonda di via Locatelli e il semaforo del Velodromo, con modifiche temporanee alla viabilità, tra cui: il restringimento della carreggiata in via Provinciale; il divieto di sosta lungo il lato Velodromo; l'obbligo di svolta a destra o proseguimento dritto per i veicoli diretti verso Treviglio; lo spostamento della fermata autobus “Velodromo” nei pressi del civico 23. Un secondo lotto riguarderà il tratto di 525 dalla rotonda di via Locatelli sino alla rotonda casello autostrada e, come richiesto dall’amministrazione, inizierà solo dopo l’apertura del nuovo casello della A4 per garantire un miglior flusso del traffico».
Il progetto prevede numerosi interventi strutturali, tra cui il tombinamento della Roggia Colleonesca (...)
Parliamo tanto di mobilità sostenibile ma una bella ciclabile che va da Dalmine a Bergamo?
Negli ultimi anni si sono fatti molti investimenti per facilitare l'accesso a Bergamo con i mezzi pubblici su rotaia o con corsie dedicate; dalla valle Seriana con la teb, adesso sono in cantiere la teb verso la val Brembana per ora solo fino a Villa d'Almè ma si sta pensando di arrivare a Zogno.... la BRT verso Dalmine e verdellino, tra l altro già servite dal treno Milano-Bergamo. A Verdello si e appena inaugurata la circonvallazione che ha tolto molto traffico dal centro abitato... ma per chi deve raggiungere Bergamo da sud, da Bariano, Cologno, Urgnano tutto tace e non si vede niente all'orizzonte per almeno i prossimi dieci/venti anni a parte il continuo cambio di tracciato (sulla carta) della nuova cremasca, del treno leggero parallelo alla provinciale (era nel progetto di 25 anni fa) non vi è traccia ...ps si sono fatti decine di articoli sul "nodo di pontesecco".... ma nessuno sullo code chilometriche che tutti i giorni lavorativi interessa questa direttrice verso Bergamo
@Marcello, Lei dice "rende impossibile le altre forme di mobilità individuale", quando è invece l'opposto. Si passerà da una corsia per auto e autobus, a due corsie dedicate. Rallentamenti dovuti al cantiere sono momentanei. Il risultato che porterà, unito a nuova linea tram e rafforzamento (si spera) della rete ferroviaria, sarà un trasporto pubblico più competitivo di quello attuale. Da lì ad un effettivo cambio di mentalità, ahimè, la strada è invece ancora lunga, soprattutto per generazioni non più giovanissime, abituate a non aver mai messo piede su un autobus.
Mi è permesso dubitare del risultato finale magnificato dall'aedo Riccardo, sulla competitività del trasporto pubblico? Forse lo si vuole rendere competitivo semplicemente rendendo impossibili le altre forme di mobilità individuale.. ?
Ci sono stati già più articoli sul traffico dovuto a cantiere eBrt che sul decennio di imbottigliamenti quotidiani del casello di Dalmine. Qualche mese di disagio è sopportabile per un opera che renderà finalmente competitivo il trasporto pubblico, in una delle città tuttora più inquinate d'Europa.