Danni del maltempo, ma la mulattiera Albino-Selvino ha resistito all'urto dell'acqua
Nonostante i disastri, il percorso è interamente percorribile. La parte a valle ha retto, i problemi maggiori a monte
di Fabio Gualandris
Nei giorni seguenti all’alluvione del 9 settembre, che ha creato disagi e danni anche ad Albino, portiamo l’attenzione sulle condizioni della mulattiera Albino-Selvino, i cui lavori di manutenzione straordinaria complessiva coinvolsero, dal 4 luglio 2020 al 12 settembre 2023, i volontari del Cai di Albino, del Gruppo sportivo Marinelli di Comenduno e del gruppo Alpini di Albino.
Ne parliamo con Marco Biffi, presidente della locale sottosezione Cai, sodalizio promotore e responsabile di quella manutenzione straordinaria.
«Via Madonna della Neve e tutta la Valle dell’Albina è stata senz’altro la zona che ha subito più criticità dall’ondata di maltempo (nel prossimo numero parleremo dei ripristini e dei danni ad Albino, che ammontano complessivamente a circa due milioni di euro, ndr). Voglio invece rassicurare i fruitori della mulattiera che, nonostante i danni, il percorso è interamente percorribile fino a Selvino. Il danno maggiore, ambientale oltre che economico, si è avuto alla strada d’accesso al santuario della Madonna della Neve e aree limitrofe di competenza di Comune e privati cittadini; l’acqua è lì che si è sfogata e provocato smottamenti: il torrente che scende dal monte Cereto, prima con i detriti trasportati ha occluso la condotta d’incanalamento al torrente Albina, poi è esondato trascinando in strada e nelle vallette una valanga di fango, scesa fino al piazzale della funivia».
E riguardo alla mulattiera che ci dice?
«Non è stata stata danneggiata in maniera gravissima. La prima parte, quella più a valle, salendo fino ad arrivare al ponte sull’Albina che segna il confine tra i comuni di Albino e Aviatico, ha retto abbastanza, registrando lievi danni, anche i canali di scolo hanno fatto il loro dovere. L’irruenza dell’acqua ha portato accumuli di sabbia e terra (...)