Degrado al parcheggio di via Paleocapa, Angeloni: «Già attenzionato. Ma è in una proprietà privata»
Ciò restringerebbe il campo di manovra: per impedire l'accesso al sottoscala, uno dei punti critici, serve accordarsi con chi lo gestisce
Senzatetto e tossicodipendenti al parcheggio di via Paleocapa: all'interrogazione del consigliere di minoranza Alessandro Carrara replica Giacomo Angeloni, assessore alla Sicurezza, che assicura l'alta attenzione dell'amministrazione su tutta l'area. Specificando, tuttavia, che il parcheggio è privato e quindi ogni azione va concordara con esso.
«Il parcheggio di via Paleocapa è attenzionato - spiega Angeloni -, con passaggi mirati e servizi specifici dei nostri nuclei specialistici che effettuano quotidianamente, di prima mattina, una preziosa attività nelle aree coinvolte nel fenomeno: allontanando soggetti senza fissa dimora e indirizzandoli alle strutture di accoglienza».
Il Comune non può imporre chiusure
L'Amministrazione è, tuttavia, limitata nelle sue azioni. «Il parcheggio insiste all'interno di una proprietà privata - sottolinea l'assessore - e per tale motivo sarà opportuno procedere a una azione sinergica, unitamente alla società gestrice del parcheggio, di concerto con l'assessore alla Mobilità anche valutando la chiusura di alcuni vani scala che possono diventare facili nascondigli».
Il Comune, quindi, non può limitare l'accesso al vano sottoscala descritto dal consigliere Carrara come il «luogo maggiormente utilizzato da queste persone, che lo utilizzano come ricovero e come luogo dove consumare stupefacenti». L'assessore Angeloni ha infine aggiunto: «Anche il Questore, a cui va il mio ringraziamento, ha indicato l'area attorno al parcheggio tra i luoghi da monitorare a cura delle volanti della Polizia di stato».
L ' attuale Assessore alla sicurezza ( quale sicurezza? )come quello della precedente mediocre Giunta cerca di mettere la palla in corner. Definire privato il parcheggio di v. Paleocapa è inesatto e non lo solleva dalla responsabilità che gli compete.
Un parcheggio ad accesso libero non è una "privata dimora" quindi dovrebbe essere accessibile sia alla Polizia Locale (se esistesse, ma non è il nostro caso) sia alla Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e qualsivoglia per motivi di sicurezza e/o di ordine pubblico quali lo spaccio di stupefacenti. L'assessore Angeloni segue la linea del precedente collega che consiste (unicamente) nell'abuso del termine "attenzionato"
Il solito palleggio fra privato e pubblico, col risultato (solito anche quello) che nessuno interviene. La questione dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini non è compito dei privati.
...il comune non può imporre misure... Quando c'è stato il covid avete imposto qualsiasi cosa. O mi sbaglio?