Ordine del giorno

Esondazione del Morla, Bianchi (FdI): «Dopo il contratto di fiume cosa è stato fatto?»

Sottoscritto nel febbraio scorso, ancora oggi «il consiglio comunale non ha evidenza della sua esistenza», scrive il consigliere

Esondazione del Morla, Bianchi (FdI): «Dopo il contratto di fiume cosa è stato fatto?»
Pubblicato:
Aggiornato:

Le polemiche dopo l'esondazione della Morla e della Tremana di due settimane fa non si placano.  Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Filippo Bianchi ha presentato un ordine del giorno nel quale chiede «cosa sia stato del contratto di fiume Morla e Morletta sottoscritto dal Comune l'8 febbraio scorso?».

«Il Comune di Bergamo - ha spiegato Bianchi - aveva sottoscritto il contratto con compiti di coordinamento e controllo, in quanto capofila e soggetto responsabile. Uno strumento fondamentale, perché prevede la collaborazione fra i vari soggetti responsabili, sia a livello territoriale che per competenze, e una essenziale visione d'insieme di tutto il bacino al di sopra dei meri confini amministrativi».

«Tuttavia - prosegue il consigliere - sino ad oggi nelle dichiarazioni dei soggetti interessati si sono ribaditi più che altro solo gli aspetti di facciata, con il riferimento al "cambiamento climatico"». Al contrario secondo Bianchi sarebbe servita  un'azione concreta come «l'immediata attuazione con la pulizia degli alvei e il controllo e la manutenzione degli argini».

«Quali le azioni attuate?»

Ancora oggi, si legge nell'ordine del giorno, «il consiglio comunale non ha evidenza dell'esistenza di questo contratto».

Bianchi chiede di «procedere a una informativa in II commissione consiliare permanente» per esporre quali delle 35 azioni annunciate per il territorio di Bergamo siano state attuate. E quali progetti a breve e lungo termine si metteranno in atto, viste le carenze nel bacino idrico che hanno provocato il disastro.

«Anche alla luce di questo contratto, che prevede la sottoscrizione di impegni precisi da parte di attori precisi, appare fuori luogo la repentina richiesta di archiviazione dell'esposto presentato per far luce sulle dinamiche delle recenti esondazioni. Proprio quando le situazioni sono complesse e articolate è necessario fare più indagini, mettere in evidenza tutti i punti di debolezza per risolverli uno ad uno anziché voltare le spalle all'evidenza favorendo il ripetersi di simili episodi», conclude Bianchi.

Commenti
AoA

Pienamente d’accordo con Bianchi e Matteo!

FLAVIO

Noi cittadini di via guanella 3 è la terza volta che si allagano i box e cantine per colpa del comune !!!! Siamo dimenticati !!! Propongo di non pagare più tasse al comune fino a quando non verrano fatti i lavori di messa in sicurezza

Matteo

Il cambiamento climatico è diventata la foglia di fico con la quale si giustificano decenni di gestione scellerata del territorio che non accennano a smettere. Alcuni decenni fa sopra la Morla hanno costruito il palazzetto dello Sport, oggi demolito il palazzetto dello sport ci costruiscono la Gamec. Siamo passati dallo sport all'arte, ma siamo sempre sopra la Morla, dentro la Morla. Poi parlano di cambiamento climatico, cambiate le vostre logiche di sfruttamento del territorio. Accendete il cervello.

Claudio

Signor Bianchi lei si è già dato risposta da solo: I firmatari di quel contratto girano le spalle di fronte all'evidenza.

Francesco Giuseppe

Bravo Bianchi!

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali