Verso la riapertura

Didattica a distanza per gli studenti di Bondo di Colzate isolati per la frana? Il preside nega

Il dirigente scolastico Morandi: «Sia alle medie che alle elementari i ragazzi erano tutti regolarmente presenti, pur dovendosi sobbarcare il tratto a piedi sulla vecchia mulattiera per bypassare la chiusura»

Didattica a distanza per gli studenti di Bondo di Colzate isolati per la frana? Il preside nega
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di Giambattista Gherardi

Sembra avviarsi a conclusione a Colzate, in Media Valle Seriana, l’isolamento forzato della frazione di Bondo e della località Rezzo dopo che la strada di accesso - che dal paese sale verso il Santuario di San Patrizio - è stata colpita da due movimenti franosi di eccezionale entità nella giornata di giovedì 10 ottobre.

Da subito il Comune, guidato dal neo sindaco Gian Lorenzo Spinelli, la Croce Verde, la Protezione civile Aib Vertova e gli enti superiori (Regione in primis) si sono prodigati per avviare i lavori di ripristino della viabilità e mitigare al massimo i forti disagi dei cittadini residenti nell’area (almeno trecento persone). Dopo le prime fasi di pulizia dei versanti e la rimozione di piante e terriccio, la progressiva messa in sicurezza ha consentito nella mattinata di domenica 13 ottobre di proporre una “finestra” di transito sorvegliato, per fare in modo che i residenti potessero portare a valle (o a monte) della frana i propri mezzi. Una parziale riapertura replicata martedì 15 ottobre nel tardo pomeriggio.

Tuttora in corso i rilievi tecnici per comprendere l’entità dei danni e delle spese necessarie alla messa in sicurezza (dal Comune è già stata inviata una richiesta in Regione di centomila euro per interventi di somma urgenza), ma circola un moderato ottimismo, a oggi senza alcuna ufficialità, riguardo una possibile riapertura a breve del transito dei veicoli, almeno nelle ore diurne. A margine delle attività di questi giorni, c’è da registrare la precisazione di Angelo Morandi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Vertova, riguardo alcune notizie stampa circolate a suo parere in maniera distorta.

«Il principale quotidiano provinciale - spiega - ha rilanciato con enfasi la notizia secondo la quale gli studenti residenti a Bondo di Colzate sarebbero stati costretti a riprendere la didattica a distanza come ai tempi del Covid. Posso ipotizzare casi isolati legati agli istituti superiori della città, ma per quanto riguarda i plessi del nostro Istituto posso confermare che sia alle medie di Vertova che nelle scuole elementari degli altri Comuni facenti capi al nostro Istituto i ragazzi erano tutti regolarmente presenti alle lezioni, pur dovendosi sobbarcare il tratto a piedi sulla vecchia mulattiera per bypassare la frana».

Un segnale concreto di come la popolazione di ogni età abbia compreso l’emergenza e abbia contributo con grande responsabilità alle attività di supporto, anche se sui social il Comune ha dovuto sottolineare la necessità di non oltrepassare gli sbarramenti lungo la strada, con accessi non consentiti di curiosi che hanno addirittura spostato le transenne di segnalazione, poi rafforzate. Il quad della Croce Verde di Colzate, per esempio, percorre regolarmente la mulattiera per portare alimenti, medicinali e altri materiali a Bondo e Rezzo, con un punto di ritrovo allestito in Municipio nella sala pubblica. Qui è stato allestito anche un punto accoglienza con brandine per chi avesse urgenze logistiche (a oggi non utilizzato), per il quale è attivo il contatto di prenotazione al numero 346.8672446.

La popolazione ha mostrato grande solidarietà e in molti hanno partecipato alle celebrazioni di domenica in onore della Madonna del Rosario, guidate dal parroco don Paolo Biffi. «Abbiamo pregato - ha dichiarato - per ringraziare che non ci sono stati feriti e nessuno si è fatto male. Inoltre abbiamo detto grazie per i fenomeni di mutuo aiuto che si sono innescati dopo la frana. La comunità ha risposto in maniera bella e coesa: ci si dà una mano per tutto, dalla spesa agli acquisti in farmacia fino ai passaggi in auto tra Bondo e l’imbocco della mulattiera». Ora l’attesa è tutta per l’agognata riapertura.

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