La polemica

Discarica di Ponte Nossa: sì all'ampliamento. Gli ambientalisti protestano

Al progetto aveva dato parere negativo anche l’Arpa, ma la Conferenza dei servizi fra Provincia e Enti locali ha approvato la richiesta dell'azienda

Discarica di Ponte Nossa: sì all'ampliamento. Gli ambientalisti protestano
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Via libera all'ampliamento della discarica di Ponte Nossa. Lo rende noto in un comunicato Legambiente.

Gli ambientalisti sono sul piede di guerra per la conclusione dell’iter autorizzativo per la richiesta, presentata dalla società Pontenossa Spa, di allargare l’area del sito che si trova a Ponte Nossa, sulle montagne all'intersezione fra la Val Seriana e la Val del Riso, destinata a ospitare il conferimento dei cosiddetti fumi di acciaieria, che possono contenere anche zinco, ferro e piombo.

Dove si trova

Lo stabilimento della Pontenossa spa è collocato nel Comune di Ponte Nossa allo sbocco della Strada Provinciale 46 che
sfocia sulla Strada Provinciale 35 della Val Seriana. La discarica è inserita in Val di Rogno, immediatamente a monte dello stabilimento, nel territorio dei Comuni di Gorno e Premolo.

La Provincia e gli enti locali nella giornata di ieri (venerdì 10 marzo) hanno dato il disco verde all'ampliamento del sito di stoccaggio dei materiali. Ma per Legambiente, Wwf, Italia Nostra ed Orobievive quest’operazione è «irrazionale e immotivata».

Ambientalisti all'attacco

Nel mirino delle associazioni il fatto che non si sia adotta il recupero dalle scorie di metalli, che possono invece essere «separati e valorizzati, evitando di ricorrere all’attività mineraria che è molto più impegnativa ed impattante», recita il comunicato.

Le associazioni avrebbero peraltro indicato possibili alternative, con proposte di tecnologie ed impianti, ma alla fine la Conferenza dei servizi non le avrebbe tenute in considerazione ed ha preferito procedere con l’approvazione.

L’ampliamento ha inoltre ricevuto parere negativo da Arpa Lombardia che ha ritenuto l’opera, per la quale è richiesto anche lo spostamento del percorso di un torrente, non inseribile nel contesto territoriale. «Si ricorda – ha fatto presente Legambiente - che la Valle di Rogno viene utilizzata come discarica da settant’anni e che, con questa autorizzazione, si prospetta il prolungamento del conferimento fino al 2050, gravando ulteriormente il pesante onere territoriale e ambientale».

In conclusione, i gruppi ambientalisti hanno espresso la loro totale contrarietà al progetto, giudicato come inadeguato: «Ancora una volta non si è ricercata una soluzione che consideri integralmente gli aspetti economici, energetici e ambientali. Una necessità in linea con la logica dell’economia circolare, della transizione ecologica, delle sinergie e simbiosi industriali che occorre attuare alla luce delle soluzioni razionali e delle emergenze ambientale e politica, che impongono il miglior uso delle risorse».

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