Orio viaggia verso i 16 milioni di passeggeri nel 2023. Sessanta milioni di investimenti in arrivo
Soddisfazione del presidente di Sacbo, Giovanni Sanga, per aver completato il piano di zonizzazione e iniziato l'indagine epidemiologica
di Marta Belotti
Mancano sole poche settimane alla fine dell'anno, ma sono giorni di grande flusso e per questo si fa vicina l'ipotesi che l'aeroporto di Orio - che ha già superato i 15 milioni di passeggeri - possa toccare i 16 milioni. Non lo ha escluso il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga, che in occasione della conferenza di fine anno tenutasi oggi, mercoledì 13 dicembre, ha parlato di un 2023 «di grandi soddisfazioni, sia per i risultati raggiunti (i flussi, ma anche per l'indice di gradimento dei passeggeri che lo hanno promosso a primo aeroporto in Europa per qualità dei servizi e delle proposte), sia perché sono state concluse procedure importanti».
Zonizzazione e indagine e epidemiologica
Il presidente della società che gestisce lo scalo di Orio ha fatto riferimento innanzitutto al piano di zonizzazione acustica, approvato una quindicina di giorni fa, per poi passare alla chiusura alla prima fase dell'indagine epidemiologica, che ha coinvolto ben dieci paesi e che «ha portato dati che rasserenano perché i dati scientifici sono sovrapponibili a quelli della Bergamasca». A questo si aggiunge l'ampliamento delle rotte fino a 140 in periodo estivo, 119 in quello invernale. Il fatturato totale per Sacbo è di 200 milioni.
Che anno!
Se il 2023 ha goduto dell'«effetto Capitale della Cultura - per citare il direttore generale di Sacbo, Emilio Bellingardi -, il 2024 sarà invece un anno di consolidamento. Con due variabili importanti: il ritardo nella consegna dei Boeing 737 e i due fronti di guerra aperti, in Ucraina e in Israele». I numeri record raggiunti quest'anno da Orio non dovrebbero quindi ripetersi, ma al meglio essere confermati.
60 milioni di investimenti
Per il 2024, Sanga ha presentato i sessanta i milioni di investimenti, dal carattere principalmente infrastrutturale. Le voci principali sono i 20 milioni per le piazzole e le vie di rullaggio funzionali a razionalizzare le operazioni di volo; 13 milioni per la sostenibilità ambientale, che comprendono il rinnovamento del parco dei mezzi sostituiti con quelli elettrici, l'impianto fotovoltaico e le piste ciclabili. Il tutto, in linea con il piano industriale stilato sulla base del piano di sviluppo aeroportuale del 2015.
Treno per Orio
Tra le opere spicca anche quella del treno per Orio. «Entro marzo finiremo la parte di nostra competenza, ovvero i lavori per la realizzazione del tunnel di 180 metri che collegherà l'aerostazione con la fermata del treno per Orio», ha annunciato Sanga. La parte di pertinenza di Sacbo sarà quindi pronta a primavera, per l'opera bel suo complesso i tempi saranno più lunghi.
Gentile alkod, in realtà non siamo schierati contro l'aeroporto. Riteniamo semplicemente che, oltre agli aspetti positivi della sua presenza e della sua crescita (indiscutibili ed evidenti), sarebbe bene anche confrontarsi sui problemi e sulle questioni aperte mai risolte. Fare finta che tutto sia stupendo, perfetto, bellissimo, non crediamo sia il modo giusto per valorizzare una realtà del nostro territorio oggettivamente impattante. Circa i commenti, invece, noi li pubblichiamo tutti, se non volgari o contenenti insulti. Se poi, nel caso di specie, la maggior parte è critica, non dipende direttamente da noi purtroppo. Buona serata e grazie per essersi alla fine smentito e aver scritto il suo commento!
Visto che questo giornale, decisamente schierato politicamente per il NO all'aeroporto accoglie solo commenti negativi su di esso, il mio non lo posto nemmeno. Dico solo che state a rosicare come i socialisti di Davos contro la Meloni.
Per il clima invece non si dice quanto inquina un aereo vero ? L' importante è fare 16 milioni di viaggiatori , come diceva Califano : Tutto il resto è noia ! Alla faccia dell'ecologia !
che j servizi fanno proprio schifo: sono da 3⁰ mondo, con il rispetto per il 3⁰ mondo
E l'indagine epidemiologica intanto langue. Chi se ne frega dell'aumento enorme del traffico verso l'autostrada e l'asse interurbano; ci si inventa trenini ridicoli che i bergamaschi non useranno mai ovviamente con i nostri soldi. Il presidente di Sacbo non è un ex deputato del PD, oltre che ex consigliere comunale di Bergamo sempre per il PD, come Gori, Gandolfi, Zenoni e Brembilla? È per quello che non veniamo sempre colpiti e loro no?